Calzoni(UMWEB) Perugia. A sessant’anni dalla scomparsa di Umberto Calzoni (1881-1959) e ad oltre novanta dalla prima campagna di scavi da lui avviata nell’area di Belverde, alle pendici del Monte Cetona, il Museo archeologico nazionale dell’Umbria (p.zza Giordano Bruno, 10, Perugia) ospiterà sabato 23 marzo, con inizio alle ore 10,30, una giornata di studi organizzata dalla direttrice Luana Cenciaioli e con la presenza di diversi esperti e ricercatori sulla figura dell’avvocato e archeologo perugino che fu anche direttore del museo perugino dal 1925 fino a poco prima della morte.


Il convegno si avvale del patrocinio del Polo museale dell’Umbria, della Regione Umbria, dei Comuni di Perugia e Cetona, del Museo civico della preistoria del Monte Cetona, del Dipartimento di Storia, archeologia, geografia, arte e spettacolo dell’Università degli studi di Firenze, del Dipartimento di Scienze storiche e beni culturali dell’ Università di Siena, del Museo e istituto fiorentino di preistoria “Paolo Graziosi”, del Gruppo archeologico Perusia.
Calzoni scoprì a Belverde importanti testimonianze preistoriche nonché l’imponente formazione di travertino, la cosiddetta “scogliera”, composta da blocchi accatastati che, con il passare del tempo, hanno finito per creare una sorta di labirinto naturale, con cunicoli e gallerie utilizzate come rifugi, luoghi di culto e sepoltura. Le indagini archeologiche hanno restituito reperti di vario genere, tra cui resti di orso speleo, altrimenti detto “delle caverne”, vissuto in Eurasia nel Pleistocene, utensili in selce utilizzati dall’uomo di Neanderthal, raffinato vasellame, oggetti in metallo, osso e pietra risalenti al secondo millennio a.C. e altri oggetti adoperati nella vita quotidiana.
Al Museo archeologico nazionale dell’Umbria sono conservate, tra l’altro, anche due spade dell’età del Bronzo, provenienti dagli scavi, di cui Nicoletta Volante nel corso di una visita guidata prevista alle ore 15,15 mostrerà apposite riproduzioni in metallo. I lavori si concluderanno alle ore 15.30 con l’illustrazione da parte di Silvia Casciarri della Sezione preistorica del museo.