Lirio Abbate (UMWEB) Perugia. Entra nel vivo le tredicesima edizione di IJF19 con moltissimi eventi suddivisi in diverse categorie tematiche: #ijf19talk, incontri, presentazioni di libri, giornalismo e ambiente, giornalismo investigativo, AI/audio/video/voice/VR, social media, data journalism, diversità e inclusione, in redazione, business models e start-ups, disinformazione, media sotto attacco, community&fiducia.

Saranno tre quest’anno i Talk affidati a personalità del mondo dei media molto diverse tra loro, che porteranno al Festival le loro esperienze. Sul palco della Sala dei Notari, alle ore 17, ci sarà Maria Ressa CEO e direttrice esecutiva di Rappler, social news network creato nel 2012 che combina giornalismo professionale con modelli partecipativi. Con lei Indira Lakshmanan Pulitzer Center.
Ressa è stata giornalista in Asia per circa 30 anni, principalmente nelle redazioni della CNN a Manila e Jakarta, per cui si è occupata principalmente di terrorismo nel Sud-Est asiatico, e per ABS-CBN News. Nel 2018 è stata nominata Persona dell'Anno da Time Magazine. Con i suoi lavori investigativi su Rappler ha svelato il sistema di corruzione che coinvolge il governo autoritario di Duterte nelle Filippine; arrestata più volte, è quotidianamente minacciata di morte ma la sua missione giornalistica non si ferma.

Il 20 marzo 1994 in Somalia vengono uccisi l’inviata del Tg3 Ilaria Alpi, e l’operatore Miran Hrovatin. Cosa sappiamo oggi del loro omicidio? Quasi niente, o almeno troppo poco. A 25 anni dall'agguato la giustizia italiana non ha trovato responsabili. Ci sono silenzi, menzogne, depistaggi e insabbiamenti. Chi invece ha provato a fare luce e cercare la verità sono proprio i giornalisti con il loro grande lavoro che ha portato a disinnescare depistaggi, svelare connessioni criminali. Ilaria e Miran, 25 anni di misteri e depistaggi: il racconto teatrale di Lirio Abbate, vicedirettore L'Espresso, alle ore 21 nella Sala dei Notari.

Che cosa è davvero una guerra: la testimonianza di due grandi fotoreporter. Ospiti del festival Paul Conroy fotogiornalista e documentarista e Nicole Tung fotogiornalista. Con loro Marta Serafini Corriere della Sera. Conroy è stato inviato nelle principali zone di guerra in tutto il mondo per BBC, Sky TV, Sunday Times. Corrispondente dal Congo, dall’Iraq e dal Kosovo e insieme a Marie Colvin dalla Libia e dalla Siria. Dal suo libro “A private war” è stato tratto il film sulla storia della giornalista statunitense Marie Colvin, uccisa in Siria nel 2012 mentre seguiva l’assedio di Holms. Nicole Tung è una giovanissima fotogiornalista pluripremiata nata e cresciuta a Hong Kong. Ha lavorato come freelance per pubblicazioni internazionali - tra cui The New York Times, Stern Magazine e Le Monde - e ONG come MSF. Si occupa anche di mostrare le ricadute della Primavera Araba e le conseguenze dell'ISIS, oltre alla situazione dei rifugiati provenienti dalla Siria e dall'Africa sub-sahariana.

Nell’incontro dal titolo Le parole della democrazia, le parole della Costituzione, Gianfranco Pasquino Professore Emerito Università di Bologna - tra i più importanti politologi italiani - “offrirà” al festival una imperdibile lezione. Con lui Dino Amenduni di Proforma.
E ancora, tra gli appuntamenti di giovedì: Il mondo morirà di capitalismo? Ne parleremo con Luigi Zingales editorialista del Sole 24 Ore e docente alla Booth School of Business dell'Università di Chicago, insieme a Giorgio Meletti del Fatto Quotidiano; Neofascisti ed estrema destra italiana nell’era giallo-verde, a confronto sul tema Paolo Berizzi giornalista che con le sue inchieste è finito nel mirino delle organizzazioni neofasciste, l’antropologa Maddalena Gretel Cammelli e Leonardo Bianchi news editor di Vice Italia (ore 19 Hotel Brufani Sala Raffaello).
Infiltrazioni della criminalità organizzata, tifoserie e copertura mediatica, a dialogo Amalia De Simone Corriere.it, Sigfrido Ranucci Report Rai 3 (via Skype), Federico Ruffo Il Posto Giusto Rai 3 e Ivan Zazzaroni direttore Corriere dello Sport-Stadio (Sala dei Notari, ore 15.30).
Nella Sala dei Notari alle ore 19, ci sarà Gipi, uno dei più grandi fumettisti italiani - primo ad essere candidato al premio Strega per i suoi lavori - che ci racconterà, insieme all’attore e scrittore Gero Arnone, il suo viaggio fra cinema, satira e i corti per Propaganda Live.

Tra Disinformazione e propaganda analizzeremo il ruolo (sottovalutato) della TV, con Sara Bentivegna Università La Sapienza di Roma, Giovanni Boccia Artieri Università di Urbino e Nando Pagnoncelli presidente Ipsos Italia (ore 15 Sala delle Colonne, Palazzo Graziani).
Diversità e inclusione: Joyce Barnathan presidente ICFJ, Mijal Iastrebner cofondatrice e direttrice SembraMedia, Mercy Juma BBC Africa, Priya Ramani Mint, alle ore 12 nella sala di Palazzo Sorbello, analizzeranno il movimento #metoo nel Sud del mondo.
Ambiente e giornalismo: Non pensare all’orso polare: media, informazione e il futuro del cambiamento climatico, con Mauro Buonocore Fondazione CMCC, Daisy Dunne Carbon Brief, Emmanuel Vincent fondatore Climate Feedback, Arthur Wyns Climate Tracker (ore 10 Centro Servizi G. Alessi); La fine del mondo? Perché il giornalismo ambientale non è mai stato così vitale, con Sven Egenter direttore Clean Energy Wire, Louise Sarant giornalista freelance, Bel Trew The Independent, Wim Zwijnenburg project leader PAX (ore 15 Centro Servizi G. Alessi).

Criticare Facebook? Certo! Lasciarlo? Perché? Ne parleremo con James Ball giornalista e scrittore, Jennifer Brandel cofondatrice e CEO Hearken, Jesper Doub news partnerships Facebook EMEA, Jeff Jarvis Newmark Journalism School CUNY, Alan Rusbridger direttore Lady Margaret Hall Univ. di Oxford (ore 18 Hotel Brufani, Sala Raffaello).
Conversazione con WhatsApp, con Fergus Bell fondatore Dig Deeper Media, Carl Woog responsabile comunicazione WhatsApp (ore 14 Hotel Brufani, Sala Raffaello); Sostegno pubblico per i media, con Simon Galperin direttore Community Information Cooperative, Victoria Prest Local Democracy Reporting Service BBC, Karyn Pugliese Aboriginal Peoples Television Network, Mike Rispoli direttore News Voices Project (ore 16 Centro Servizi G. Alessi).
Per la sezione dedicata al Giornalismo investigativo, "The Perugia Principles": nuove linee guida per i giornalisti che lavorano con i whistleblower, con Julia Angwin cofondatrice e direttrice The Markup, Suelette Dreyfus Università di Melbourne, Frederik Obermaier Süddeutsche Zeitung, Julie Posetti senior research fellow RISJ, Gerard Ryle direttore ICIJ (ore 18 Sala Brugnoli, Palazzo Cesaroni); openMedia: smascherare le interferenze economiche nella libertà di stampa, con James Cusick direttore Open Media, Mary Fitzgerald direttrice Open Democracy, Deepa Iyer associate investments Luminate, Martin Moore King's College Università di Londra; Chi possiede la tua città? Giornalismo investigativo locale sul mercato immobiliare, con Anne-Lise Bouyer Correctiv, Justus von Daniels head of Correctiv.Lokal (ore 14 Sala della Vaccara).
Tra gli eventi sul tema Media sotto attacco: Quando a trollare è uno Stato: come rispondere alle aggressioni online contro i giornalisti, con Rana Ayyub giornalista investigativa, Yavuz Baydar direttore Ahval, Caroline Muscat co-founder and editor The Shift News, Courtney Radsch Committee to Protect Journalists (ore 11 Hotel Brufani, Sala Raffaello).
E ancora, ‘andremo’ in Ungheria per esplorare le sfide che i professionisti dei media devono affrontare e cosa si può fare per proteggere la stampa nel paese, insieme a Marius Dragomir direttore Center for Media, Data and Society, Marton Gergely HVG, Andras Petho cofondatore e direttore Direkt36, Jonathan Stein direttore Project Syndicate (ore 10 Hotel Brufani, Sala Raffaello).
In diretta dall'Hotel Brufani dalle ore 15.30 alle 17, “Radio 1 in Viva Voce” condotto da Ilaria Sotis e Claudio de Tommasi.

ANTEPRIMA FILM: “Ancora un giorno - Another Day of Life”, di Raúl de la Fuente e Damian Nenow. (Polonia, 2018, 80′). Distribuito in Italia da I Wonder Pictures e al cinema dal 24 aprile. Presentato durante il 71° Festival di Cannes, ANCORA UN GIORNO è un racconto emozionante e coinvolgente in cui l’animazione si unisce al documentario e a interviste in live action per raccontare la storia del viaggio in Angola nel 1975 del celebre reporter Ryszard Kapuściński. Un progetto unico nel suo genere grazie all’innovativa combinazione di stili differenti come il live acting, la graphic novel, il documentario, avvincenti sequenze animate e spettacolari visioni surreali. Alle ore 21 al Cinema Postmodernissimo. (Evento organizzato in collaborazione con I Wonder Pictures e Cinema Postmodernissimo).