(UMWEB) Perugia. La professoressa Ismini Kriari, Rettrice dell’Università Panteion di Scienze Sociale e Politiche di Atene, massima esperta di bioetica e tutela dei diritti fondamentali, in qualità di Research Scholar, parteciperà lunedì 3 giugno 2019 , alle ore 16,alla tavola rotonda sul tema “Gender discriminations and refugees”; si svolgerà nell’Aula Salzano del Dipartimento di Scienze Politiche (DiSP).
L’incontro, dedicato ai flussi migratori e alle discriminazioni di genere, sarà aperto da Franco Moriconi, Rettore dell’Università degli Studi di Perugia e da Alessandra Pioggia, Direttore LePa, DiSP. Dopo l’introduzione di AlessiaValongo, DiSP, seguiranno gli interventi della Rettrice Kriari, di Emidio Albertini, Presidente del CUG, Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità dell’Università degli Studi di Perugia, di Riccardo Strappaghetti, Responsabile Migranti LGBT Omphalos, Riccardo Cruzzolin, DiSP e di Michela Gnaldi, DiSP.
La professoressa Ismini Kriari è massima esperta di biodiritto e di tutela di diritti umani, come è evidente dalle numerosissime pubblicazioni, che spaziano da temi, quali la procreazione assistita e la sperimentazione sugli embrioni, a tematiche riguardanti le biobanche, i trapianti di organi, l’eutanasia. E’membro, tra l’altro, del Comitato di Bioetica della Scuola di Medicina dell’Università di Atene e componente del Comitato di Bioetica della Scuola nazionale della Salute pubblica in Grecia. Ha maturato grande esperienza nel campo della bioetica, anche quale rappresentante della Grecia sia presso il Comitato Intergovernativo di Bioetica dell’UNESCO sia presso il Comitato direttivo del Consiglio d’Europa.
Ismini Kriari, inoltre, partecipa oggi, venerdì 31 maggio 2019, a due seminari che si svolgono, nell’Aula 1 del DiSP, nell’ambito del ciclo di lezioni per l’insegnamento – Diritto di famiglia e dei minori (professoressa Alessia Valongo): dalle ore 12.30 alle 14.30, tratterà il tema “Assisted procreation in Greece”; dalle 14.30 alle 16.30 la professoressa Kriari parlerà di “Surrogacy in Greece”.
