Una decina di pazienti del Centro di salute mentale a TrasiMemo per imparare l'arte della tessitura. Saranno impegnati per cinque mesi
(ASI) Paciano, 1 Un telaio e una cimosa in cartone per apprendere i rudimenti della tessitura. Uno splendido sole e il giardino in fiore di Palazzo Baldeschi accolgono Dalhila, Matilde, Gabriela, Monya, Antonella, Irene, Ambra, Monia e Iosif nel loro primo incontro del laboratorio “TrasiMemo Arts&Crafts”.

Qui nei prossimi cinque mesi si incontreranno ogni venerdì mattina, dalle 10 alle 13, per imparare i segreti della tessitura artigianale, sotto la sapiente guida dall'insegnante Monica Giacomelli. E' partita questa mattina a Paciano, come annunciato due settimane fa, la seconda edizione del progetto “TrasiMemo Arts&Crafts” attraverso il quale si dà la possibilità ad una decina di pazienti del Centro di salute mentale del Trasimeno di fruire del patrimonio culturale della Banca della memoria e di cimentarsi materialmente con i saperi artigianali e acquisire così competenze che potrebbero essere spese nel mondo del lavoro. Affiancati da un tutor della Cooperativa Frontiera Lavoro, partner del progetto, gli ospiti hanno dunque iniziato oggi a familiarizzare con il mestiere della tessitura, adoperandosi con pazienza e impegno nella meticolosa opera di intreccio della trama. Si è partiti con un filato di cotone, particolarmente spesso, perché fosse facile apprendere la tecnica, lavorando alla creazione di una tovaglietta all'americana. Ma in questi cinque mesi, stando alle intenzioni di Monica, verranno gradualmente impiegati filati di vario tipo (come lino e magari ginestra), fino ad arrivare a quelli più pregiati come cachemire e mohair, donati dall'imprenditore Cucinelli. E non ci si fermerà alle semplici tovagliette. Saranno realizzati sacchetti portalavanda, borsette e sciarpe, sperando di incontrare al termine dei cinque mesi anche i gusti e il favore del pubblico. “La tessitura è un mezzo – spiega il tutor Gaetano Fiacconi – per osservare la loro attitudine all'ascolto, alla concentrazione e alla manualità. Grazie a questo laboratorio artigianale potranno inoltre apprendere dei procedimenti e sperimentare la capacità di metterli in atto autonomamente con originalità e personalizzazione”. Ma le finalità del progetto “TrasiMemo Arts&Crafts” vanno oltre. Si vuole infatti verificare la possibilità per questi soggetti svantaggiati di spendere nel mondo del lavoro le competenze acquisite. “Questo progetto – spiega Cinzia Marchesini, vicesindaco e referente di TrasiMemo – dimostra come Palazzo Baldeschi sia una struttura che si presta in maniera particolare ad un progetto di 'desanitarizzazione' della malattia mentale. Sarebbe interessante proseguire lungo questo percorso, così da coniugare il patrimonio di saperi qui presente con le ricerche di antropologia medica condotti dalla Scuola di specializzazione Dea”. Il progetto “TrasiMemo Arts&Crafts” è cofinanziato da Regione Umbria, Comune di Paciano e Cooperativa Frontiera Lavoro.

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