Vinicio Capossela foto di Luca Zizioli DSC0382 b(ASI) PERUGIA – “Vi aspettiamo, ne vale veramente la pena, visto pure che quella di Perugia è l’unica data del tour estivo ‘Polvere’ che abbiamo in Umbria e quindi non ce ne saranno altre”. È un Vinicio Capossela molto carico quello che invita con queste parole ad assistere al concerto in programma martedì 30 agosto alle 21 ai Giardini del Frontone di Perugia. Una location ideale per mettere in scena la sostanza della ‘Polvere’, fatta di timbri forti, marcati e netti per unire in forma di quadri i blocchi di cui è costituita la materia emotiva del concerto: e cioè l’ancestrale, l’arcaico, il folk, la serenata, la ballata, la frontiera, la fiesta y feria, e la mitologia.

Il legame di questo straordinario cantautore sia con la regione sia con Sergio Piazzoli si consolida quindi ancora di più. È stata infatti un’espressa volontà di Capossela fare tappa anche in Umbria per dare la possibilità pure al pubblico umbro di godere di uno spettacolo incredibile e per omaggiare ancora una volta Sergio, suo amico fraterno e primo promoter a credere in lui ad inizio carriera.

Questo tour ‘Polvere’ non poteva quindi mancare in Umbria e quello di Capossela è annunciato come un grande evento, una festa per la città e la regione, reso possibile grazie alle sinergie di tre soggetti locali che hanno creato una collaborazione ad hoc per l'evento: Fondazione SergioPerLaMusica, The Brainstorm Agency e Arci Perugia.

Così Capossela presenta lo spettacolo: “Polvere è un concerto che ci collega alle nostre radici, e le fa affiorare nel mondo contemporaneo. Un mondo di frontiere grandemente aperte per la musica, ma tragicamente chiuse per gli uomini. Il concerto della Polvere evoca la cultura della terra, il senso della festa, il sudore, la fatica, il sole nel pomeriggio, la tavola imbandita, l’aia in cui ballare per lo sposalizio, ma anche i paesi vuoti, i binari abbandonati. Tutto un tipo di umanità che ri-conosciamo per senso di appartenenza. È un concerto in cui faremo alzare la polvere con la dinamite di un gruppo nuovo di zecca. Una formazione radicale, che vede undici musicisti in campo. Un campo scenografato, un campo di grano e di stoppie e avanzi, rottami di cultura della terra”.

Un pensiero Capossela lo rivolge anche al pubblico e a tutto quello che una serata come questa in programma a Perugia può lasciare: “Nella mia trasformazione in cantante folk suonerò chitarre e fisarmonica. Ci saranno fuochi accesi e fuochi da accendere. Qualcosa lo mettiamo noi, altro lo metterà chi verrà al concerto. Come se ne andrà il pubblico? I concerti si fanno sempre in due, sopra e attorno al palco. A ognuno la musica fa un effetto diverso. A me basterebbe che queste canzoni dessero nuova linfa a quanto già abbiamo e ci ispirassero a difenderlo. A difendere un paesaggio umano e geografico. A sentire che anche il vuoto può essere una risorsa se non lo si vive come abbandono e degrado”.

Il suo nuovo spettacolo estivo, in giro per l’Italia dopo l’uscita del doppio disco ‘Canzoni della Cupa’ (pubblicato lo scorso 6 maggio ed entrato direttamente al numero 1 della classifica FIMI/GfK), sta registrando consensi unanimi sia di pubblico che di critica.

Di due parti, Polvere e Ombra, è composto l’album ‘Canzoni della Cupa’ e di due parti si compone il tour di Vinicio Capossela, partito il 23 giugno, nella notte di San Giovanni, dalla Ex Cava Ricci di Pignola (Potenza) e, dopo le due anteprime a Roma e Milano, dall’11 luglio è in tournée in tutta Italia.

Se il lato in Ombra troverà il suo ideale spazio nei teatri, dove approderà nell’autunno/inverno, il lato della Polvere ben si sposa con la stagione calda, essendo, come ha scritto lo stesso Vinicio “il lato esposto al sole, il lato che dissecca, che asciuga al vento. Il lato della ristoccia riarsa, su cui il grano è stato mietuto. Il lato del lavoro costato quel grano. Il lato del sudore e dello sfruttamento di quel lavoro”.

Ogni spettacolo di Capossela da sempre è caratterizzato da una produzione di deciso impianto teatrale e da una connotazione scenica originale. Ed è proprio nel solco di questo percorso artistico iniziato quindici anni fa che si inserisce il suo nuovo spettacolo: non un semplice concerto ma una rappresentazione del mondo rurale e folclorico evocato dalle canzoni del disco.

Quelle che saranno eseguite anche ai Giardini del Frontone sono quindi canzoni forti e contorte come le radici per un concerto radicale, nel repertorio e nella formazione. Un concerto ambientato quindi in una specie di campo di grano dove si muoveranno una decina di musicisti.

“L’inizio del concerto sarà molto forte, anche visivamente, con un grosso lavoro sulla fisicità della canzone ‘La bestia nel grano’”, anticipa Capossela, con il primo brano in scaletta che è proprio questo singolo che ha ispirato di recente anche il nuovo video del cantautore.

Sul palco con Vinicio Capossela ci saranno Glauco Zuppiroli (contrabbasso, guitarron), Mirco Mariani (mellotron, batteria, cymbalon), Alessandro “Asso” Stefana (chitarra, banjo), Victor Herrero (chitarra battente, chitarra elettrica, chitarra classica, vihuela), Agostino Cortese “Ago Trans” (cupa cupa, grancassa), Antonio Vizzuso (cupa cupa, tamburi), Enza Pagliara (voci e tamburi), Giovannangelo de Gennaro (voci, viella, aulofoni, tamburi), Sergio Palencia e Angelo Mancini, i “Mariachi Mezcal” (trombe).

I suoni sono curati da Taketo Gohara, il disegno luci è di Francesco Trambaioli. Il direttore di produzione è Michele Montesi. La scenografia è realizzata da Laboratorio Alovisi su progetto di Paolo Bazzani e Luigi Ferrigno. I costumi sono di 0770.

CANZONI DELLA CUPA – POLVERE è un spettacolo scritto e diretto da Vinicio Capossela e prodotto da La Cupa. Promosso e distribuito da F&P.

I biglietti (30 euro + ddp) sono disponibili in prevendita su TicketOne e TicketItalia.

Per info e contatti:

www.fondazionesergioperlamusica.it