(ASI) Perugia - Secondo gli ultimi dati Istat, l’Umbria è una regione sempre meno attraente. A certificarlo sono le cifre allarmanti: oltre 8mila gli umbri che hanno stabilito la loro residenza in zone limitrofe, di cui oltre 2mila fuori dall’Italia, con il risultato di un saldo negativo tra uscite ed entrate di richieste di residenza nel Cuore Verde.

“L’Umbria perde sempre più pezzi di popolazione” – commenta il deputato del M5S, Filippo Gallinella. E ancora: “Leggendo questi dati, non di certo confortanti, la Regione dovrebbe domandarsi perché le persone preferiscono le regioni limitrofe? Posso capire coloro che abbandonano il Paese perché le politiche del lavoro che questo Governo ha scelto di seguire, non offrono più prospettive. Ma, se si va in un’altra regione, il problema rimane comunque: l’Umbria è diventata meno attrattiva e su questo è importante porre riflessioni per poter intervenire tempestivamente, affinché si inverta la pericolosa rotta dello spopolamento” – chiosa Gallinella. “La soluzione? Uscire dall’isolamento in cui è stata traghettata l’Umbria per decenni, frutto della mala gestio dei governanti che non hanno garantito né opportunità di lavoro ai singoli cittadini, nè pluralità di servizi alle famiglie e all’infanzia, come l’accesso facilitato agli asili nido, né offerte in sinergia tra gli Atenei e il mondo occupazionale, ma apportando solo tagli anche alla sanità, alla sicurezza, e ai trasporti. Per non parlare degli scarsi collegamenti ferroviari e aerei che penalizzano la presenza di turisti in una regione dalle innumerevoli bellezze architettoniche e paesaggistiche e che, tra l’altro, ha il privilegio di aver dato i natali a San Francesco, patrono d’Italia. Tutti elementi fondamentali su cui le nostre amministrazioni devono riflettere, al fine di intervenire tempestivamente, altrimenti si assisterà ad un depauperamento massiccio della nostra regione” – conclude il deputato pentastellato.


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