casciari-300x264(ASI) Perugia- "Momenti di scambio come quello di oggi, servono a condividere e intrecciare le azioni del governo centrale e delle realtà locali per far sì che il ruolo della scuola sia valorizzato su tutto il territorio regionale": lo afferma la vicepresidente della Regione Umbria con delega all'Istruzione, Carla Casciari, intervenuta stamani a Roma nella sede del ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, al seminario dal titolo "Scuola e Aree Interne".


L'incontro, al quale la Regione Umbria e l'Ufficio scolastico regionale rappresentato da Domenico Petruzzo, ha partecipato insieme alle Regioni Lombardia e Sicilia, era finalizzato ad avviare un confronto aperto fra l'amministrazione locale e i rispettivi Uffici scolastici regionali a partire dalle esperienze delle Regioni invitate ad intervenire.
"Si è trattato di argomenti di grande attualità per il mondo della scuola – ha detto la vicepresidente – e il confronto è servito per stimolare su tutto il territorio nazionale e nell'ambito delle azioni congiunte Stato-Regione, azioni d'intervento nel contesto dell'istruzione, che possano valorizzare e sostenere le aree interne, partendo dal presupposto che la scuola rappresenta un presidio civile, sociale e culturale, fondamentale per comunità. In questo contesto quindi, diventa prioritario mettere a sistema le risorse della nuova programmazione comunitaria nei programmi nazionali e regionali, e individuare una strategia nazionale per le stesse zone interessate. Con questo obiettivo l'assessorato all'Istruzione, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale per l'Umbria, ha organizzato una serie di incontri sulle scuole del territorio finalizzati a presentare ai dirigenti scolastici, ai docenti e agli enti locali, tutte le opportunità che riserva la programmazione comunitaria per l'istruzione e per approfondire i temi relativi al Programma Operativo Nazionale "Per la scuola: competenze e ambienti per l'apprendimento" e i Piani Operativi Regionali sul Fondo Sociale Europeo (FSE) e sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) per i prossimi sette anni, 2014-2020"
"Ciò vale a maggior ragione per gli istituti scolastici delle tre aree interne e cioè l'Area Sud-Ovest, Valnerina, e Area Nord Est – ha detto la vicepresidente – per i quali la vera sfida è il mantenimento dei plessi scolastici anche nei Comuni più piccoli accomunati dalle stesse problematiche, come la distribuzione dei plessi scolastici, il numero degli alunni stranieri, i tassi di abbandono scolastico, con un'attenzione particolare al numero dei docenti a contratto determinato, all'organizzazione dei trasporti scolastici, ai centri di formazione per gli adulti".

Relativamente al Piano nazionale "La Buona Scuola" che prevede una fascia di cosiddetto organico funzionale, Casciari ha evidenziato che "ciò potrebbe permettere di programmare un'apertura pomeridiana delle scuole per attività extra-curricolari anche e anche di laboratorio per elaborare progetti che valorizzino le ricchezze del territorio al fine di creare una sinergia forte fra la scuola e il suo tessuto sociale fatto anche di saperi e conoscenze. Tra gli obiettivi c'è anche il potenziamento degli istituti tecnici che nelle aree interne sono penalizzati per presenze di alunni".
Tra le azioni in programma prioritario è il superamento del "digital divide" così come previsto dall'Agenda digitale:"nel corso degli incontri con le scuole relativi alla programmazione comunitaria – ha riferito la vicepresidente – la necessità di connessioni rapide è stata evidenziata da più parti. A tal fine la Regione predisporrà interventi specifici dopo che sarà stata effettuata un'analisi puntuale dei fabbisogni di ciascuna zona interessata".


 AVIS

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