LiberatiIntervista al Consigliere Regionale Andrea Liberati del Movimento 5 Stelle

In merito al convegno organizzato dal gruppo editoriale ASI, chiediamo al Consigliere Liberati come valuta la situazione attuale del tratto ferroviario umbro e le proposte lanciate dalla Regione per rilanciare il territorio?

L’Umbria sarebbe perfettamente servita da un punto di vista infrastrutturale, in quanto non manca il servizio ferroviario da Perugia a Foligno, Spoleto, Terni, Orte (Lazio), Orvieto a salire poi verso la zona del Trasimeno e poi ancora c’è tutta la tratta interna ex FCU, quindi saremmo coperti benissimo. Qual è il problema che 100 anni fa hanno avuto ottime intuizioni, Lei mi ha chiesto quali sono le misure e gli interventi, ad oggi non ci sono ne misure ne interventi ne idee, non si lavora per i prossimi 50 e 100 anni e quindi con investimenti significativi per rafforzare i servizio ferroviario e l’Umbria verde, non c’è niente; io ringrazio il comitato che si è formato per dare lo scacco matto all’isolamento ma il percorso sarà molto tortuoso perché abbiamo una classe politica totalmente impermeabile a qualsiasi cambiamento, questo è il punto vero, cambiamento significa miglioramento del servizio, velocizzazione. Chi oggi è scollegato come lo è l’Umbria, quindi non ha i “freccia” non ha un servizio oggettivamente sull’aeroporto di Perugia, non può attrarre non ce la fa ad essere attrattore e calamita sia per quanto riguarda il discorso aeroporto dell’eventuale traffico in eccesso valutando anche il grosso problema sugli aeroporto di Roma sia per quanto riguarda gli aspetti meramente turistici da cui siamo tagliati fuori, per non parlare poi degli aspetti di business perché nel momento in cui tu non ha i un servizio di qualità gli imprenditori si allontanano.

Lei ha parlato anche dell’aeroporto dove manca oggettivamente un collegamento ferroviario, per quanto riguarda invece l’Alta Velocità, Le chiedo come valuta l’ipotesi avanzata dalla Regione sulla costruzione della stazione Medio-Etruria?

L’abbiamo già etichettata per tempo come ‘boiata pazzesca’ noi abbiamo 5 interconnessioni sulla direttissima che negli ‘70 vennero individuate per servire le comunità locali, c’è appunto una a Orte, Orvieto, Chiusi e c’è quella di Arezzo.

Arezzo sarebbe a 8-9 km dalla futuribile Medio-Etruria e non avrebbe quindi senso perché già è li l’interconnessione con la direttissima, non ha senso spendere 100 milioni e gettare cemento nelle nostre vallate più pregiate, continuare con questo genere di impostazione. Noi qui 100 milioni li destiniamo a servizi di qualità, rafforzare quello che oggi è debole. Non abbiamo un servizio raddoppiato nemmeno sulla Orte-Falconara che sta ancora a 150 anni fa, non parliamo poi dei debiti e della stazione di bancarotta della ex FCU è una situazione veramente drammatica, dinnanzi al quale l’Assessore ai trasporti fa altra cosa, fa praticamente il Sindaco del paese da cui arriva, e non è quindi stare dentro la prospettiva cinquantennale di investimento di cui ha bisogno l’Umbria.

Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia