archiviodistato(ASI) Perugia. "Vicinanza e piena solidarietà" è stata espressa dall'assessore regionale alla cultura, Fabrizio Bracco, all'Associazione Osservatorio archivistico che per la giornata di domani, 7 febbraio, ha indetto un "sit in", a Perugia, in difesa del mantenimento del livello di istituto dirigenziale dell'Archivio di Stato di Perugia e per individuare una possibile soluzione alla vicenda. Con una circolare del novembre scorso, il Ministero ai beni e attività culturali ha infatti deciso di declassare l'Archivio di Stato di Perugia e relative sezioni, e di accorpare la Soprintendenza archivistica dell'Umbria a quella delle Marche con sede ad Ancona. Ciò comporta una indiscutibile penalizzazione dell'intero sistema archivistico dell'Umbria.


Nell'impossibilità di poter partecipare alla manifestazione a causa di impegni istituzionali precedentemente assunti, Bracco ha affermato che "da tempo ed in più occasioni ho protestato con il Ministero rispetto alla nuova articolazione prevista dal Decreto di riorganizzazione degli uffici dirigenziali del Mibact, anche evidenziando l'insostenibile situazione che si sarebbe creata nel sistema archivistico umbro e soprattutto all'Archivio di Stato di Perugia. "Un Istituto – ho scritto nella mia ultima lettera inviata al ministro Franceschini il 2 dicembre 2014 - che subirà un duplice declassamento: viene meno una figura dirigenziale come direttore e inoltre la dirigenza si allontana con l'accorpamento delle Soprintendenza archivistica dell'Umbria a quella delle Marche. Ciò potrà portare a un detrimento per le attività dell'Archivio dal punto di vista sia culturale e scientifico, che amministrativo gestionale. Credo – prosegue Bracco nella lettera – che la riorganizzazione del Ministero in periferia, oltre alle dimensioni quantitative legate alla grandezza delle regioni, dovrebbe necessariamente tener conto anche della densità del patrimonio culturale e della centralità della sede rispetto all'intero territorio di competenza".
In questo quadro l'assessore evidenzia al Ministro come "l'Archivio perugino, dal punto di vista amministrativo, è in Italia l'unico Istituto di questo tipo da cui dipendono quattro sezioni distaccate in centri storicamente molto importanti, Assisi, Foligno, Gubbio, Spoleto, che coprono l'intero territorio provinciale e come questo territorio, tra l'Alto Medioevo ed il Rinascimento, è stato crocevia della storia italiana ed europea e per questo vanta un patrimonio documentario molto ricco, tra cui carte anteriori all'anno mille. L'Istituto è frequentato abitualmente da studiosi di tutto il mondo ed è sede, da molti anni, di una prestigiosa Scuola di Archivistica e diplomatica".
"La Regione Umbria – ha commentato Bracco – continuerà nella sua opera di protesta e di sensibilizzazione verso il Ministero affinché questo patrimonio dell'Umbria venga salvaguardato e valorizzato".


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