Bocciata in Consiglio regionale la mozione sulla moratoria per le moschee in Umbria

manifmoschea1(ASI) “Poltrone e moschee”: questo il titolo della manifestazione tenuta dalla Lega Nord Umbria oggi pomeriggio di fronte a Palazzo Cesaroni, in seguito al voto contrario della maggioranza Pd in sede di Consiglio Regionale che ha bocciato la mozione leghista che prevedeva l’istituzione di una moratoria per le moschee dell’Umbria e, invece, ha approvato il famoso “lodo Orlandi” che prevede l’istituzione della figura di un mega direttore regionale.

A seguire gli interventi del senatore Stefano Candiani, del vicesegretario per l’Umbria, Virginio Caparvi e dei consiglieri regionali Emanuele Fiorini e Valerio Mancini. Presenti anche i membri del direttivo Lega Nord Umbria, Riccardo Marchetti, Luca Briziarelli e Sandro Cretoni.

STEFANO CANDIANI, Senatore Lega Nord e Segretario per l’Umbria
“Finalmente hanno gettato la maschera: adesso sappiamo chi vuole l’islamizzazione dell’Umbria e chi finge di opporsi per solo opportunismo, votando contro mozioni che invece sono a difesa dei cittadini umbri. L’integrazione, per chi è straniero e viene in Italia, non si fa islamizzando l’Italia, ma accettando la nostra storia, le nostre regole, le nostre tradizioni. A causa della propria incapacità di governare, il Pd sta colpevolmente smontando le nostre basi culturali e la nostra storia. Sarebbe opportuno, inoltre, che facessero chiarezza anche quelli che per opportunismo escono dall’aula al momento della votazione. Non abbiamo gradito l’assenza di Forza Italia che avrebbe dovuto dare un segnale preciso su questo tema. Noi sappiamo cosa fare, altri, invece, non hanno le idee chiare, ma le scadenze si avvicinano ed è bene che si chiariscano. Non possiamo essere alleati con chi, riguardo a valori irrinunciabili e questioni non contrattabili, tiene atteggiamenti pavidi e scoloriti”.

VALERIO MANCINI, Consigliere Lega Nord Umbria
“Oggi il Pd ha scelto. Dopo due anni dalla data del protocollo, il Pd si è finalmente preso la responsabilità politica di decidere per il futuro dei suoi cittadini rigettando la mozione a firma Lega Nord Umbria ove si chiedeva una moratoria su tutti i centri culturali islamici regionali fino a quando non verrà firmato l’accordo tra Stato e Comunità islamica e resa nota la tracciabilità dei finanziamenti. Con questo voto è chiara la pozione del Pd produttore di moschee e di poltrone. In Umbria non abbiamo bisogno di questo tipo di Governo, i cittadini chiedono risposte concrete in termini di sanità, occupazione e trasporti. Credo sia inammissibile che parlamentari umbri del Pd facciano uno sciopero della fame per regalare la cittadinanza italiana agli immigrati e non si espongono per la sicurezza degli italiani. E’ chiara la manovra politica del Pd che, conscio del grosso malcontento italiano, si trova costretto a cercare voti tra gli immigrati e stranieri mettendo in serio pericolo la sicurezza degli italiani”.

EMANUELE FIORINI, Capogruppo Lega Nord in regione Umbria
“Dopo un anno e mezzo di dibattiti, rinvii e discussioni, la nostra mozione per una moratoria sulle moschee in Umbria è stata bocciata dalla maggioranza Pd. Ci sono atti, come questo, dove serve il buon senso e spirito pratico. La minaccia terrorismo è sempre più seria e attuale, l’islamizzazione della nostra regione e, più in generale, della nostra nazione, è un rischio che non possiamo permetterci di correre. Chi ha votato contro o non ha votato la mozione, dovrà assumersi tutte le responsabilità che comporta mettere a rischio la nostra cultura e la nostra storia e dovrà risponderne davanti ai cittadini che vogliono essere padroni a casa loro e non ospiti in pericolo”.

VIRGINIO CAPARVI, Vicesegretario Lega Nord Umbria
“Credo che lo ius soli, in questo senso, rifletta alla perfezione la situazione che si sta ad oggi, creando, volendo accondiscendere ad un tipo di cultura che in Europa, ha portato grossi problemi, come riscontrato dai media nazionali e internazionali. Lo ius soli serve solo a costituire un bacino elettorale del Pd che strizza l’occhiolino a chiunque pur di ricevere consensi, non c’è altra spiegazione se non questa. La nostra è una protesta centrata e con cognizione di causa visto che qui in Umbria sono stati espulsi imam per proselitismo o addirittura, fatto ancora più grave,  per rischio attentato. Tutti questi sono campanelli di allarme che una politica seria dovrebbe tenere in considerazione, invece il Pd pensa solo a strizzare l’occhio agli immigrati per sanare le perdite di voti che sia a livello nazionale che regionale, sta registrando”.

 

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