(UNWEB) Perugia- Ammontano a 3 milioni 814.237 euro le risorse destinate alla Regione Umbria dal Miur nell’ambito del Piano pluriennale di azione nazionale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione per le bambine e i bambini in età compresa dalla nascita sino ai 6 anni: lo rende noto l’assessore regionale all’Istruzione, Antonio Bartolini, ricordando che il Piano prevede l’assegnazione alle Regioni di 209 milioni di euro che vengono erogati dal Miur direttamente ai Comuni beneficiari, in forma singola o associata.


“Il Piano – ha spiegato l’assessore Bartolini - rappresenta una delle principali novità della legge ‘107/2015’ (Buona Scuola) che, per la prima volta, ha previsto un sistema integrato di istruzione per la fascia 0-6 anni, stanziando risorse specifiche per il potenziamento dei servizi offerti alle famiglie e l’abbassamento dei costi sostenuti dai genitori”.
“Entro la fine di novembre – comunica l’assessore – le Regioni, con il parere dell’Anci, dovranno trasmettere al Miur il riparto del Fondo e, a sua volta, il ministero provvederà a ripartirlo direttamente ai Comuni. Le risorse serviranno a coprire le carenze economiche determinate dai tagli economici degli scorsi anni, inoltre sarà considerata una quota per finanziare la formazione del personale. Ovviamente, la restante parte andrà a finanziare i piani dei Comuni e i progetti formativi più qualificanti come quelli che favoriscono l’integrazione 0-6 anni, sempre nell’ottica di non aggravare troppo i bilanci delle famiglie”.
“Tutto ciò – ha aggiunto Bartolini – è in linea con la programmazione della Regione Umbria che, anche grazie ad una gestione oculata delle risorse, si conferma ancora una volta secondo i dati diffusi dal Dipartimento per le politiche della Famiglia, come la Regione con la più alta percentuale (44,91) di iscritti ai servizi educativi rispetto alla popolazione 0-3 anni pari a 19.776”.
“L’obiettivo della Regione Umbria - ha proseguito l’assessore Bartolini – è di continuare a garantire a tutti i bambini e le bambine residenti sul territorio regionale un’istruzione di qualità e la massima cura grazie a professionisti esperti e aggiornati che operano nei servizi, così com’è nella tradizione dell’Umbria”.


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