(UNWEB) Perugia– “La piastra logistica di Terni-Narni è stata completamente realizzata per quanto riguarda lo scambio merci gomma-gomma, per quella di Città di Castello è previsto il completamento entro qualche mese mentre l’avvio dei lavori della piastra di Foligno è stato ostacolato da alcuni problemi non causati dalla Regione. È in ogni caso falso parlare di presunti sprechi della pubblica amministrazione per queste opere”. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Giuseppe Chianella, nel commentare un dossier pubblicato su un quotidiano locale “che non rappresenta la realtà dei fatti in modo corretto”, fa il punto sullo stato di avanzamento delle tre piattaforme logistiche dell’Umbria.


“La piastra al servizio dell’area Terni-Narni è un’opera interamente completata per la parte dello scambio merci gomma- gomma la quale – spiega l’assessore - è stata preventivamente ed opportunamente separata dalla parte ferroviaria per poter meglio garantire la sua realizzazione secondo standard tecnico-impiantistici congruenti con quelli della linea Rfi sulla quale andrà ad innestarsi. Firmeremo presto la convenzione con Rete Ferroviaria Italiana che ne cura il progetto e ne seguirà la realizzazione utilizzando le proprie modalità operative le quali, come si è visto per il rifacimento della Fcu, consentono tempi inconfrontabilmente più veloci di quelli che si renderebbero necessari impiegando le normali procedure di appalto”.
“Il costo finale dell’opera – prosegue – è rimasto contenuto in quello previsto dal quadro economico di progetto e parte della struttura, la palazzina a destra dell’ingresso, è in procinto di essere occupata dall’Agenzia delle Dogane che si trasferirà a breve in quella sede, offrendo al futuro gestore o ai futuri operatori un importante servizio che eviterà di effettuare le operazioni doganali all’interno del perimetro urbano di Terni”.
Per quanto riguarda la piastra logistica di Città di Castello “richiederà qualche altro mese per essere completata e non mi risulta che necessiti di altre risorse, oltre a quelle già stanziate. La sua realizzazione ha comportato tempi più lunghi di quanto preventivato; dovendosi innestare con uno apposito svincolo sull’asse della E45, è stato necessario coordinare tempi e modalità di esecuzione dei lavori in continuità di esercizio della strada secondo le esigenze rappresentate dall’Anas”.
Per Foligno, “i lavori non sono ancora iniziati e pertanto non è corretto affermare che si siano sprecati risorse, quando a tutt’oggi non è stato purtroppo possibile spendere nulla per le opere in progetto. In questo caso – sottolinea l’assessore – i problemi sono di ben altra natura e non sono stati certamente causati dalla Regione”. R “Ci sono state prima le modifiche alla compagine aggiudicataria – spiega Chianella - determinate dal fallimento di alcune aziende che ha reso necessario il pronunciamento dell’Anac per evitare l’instaurarsi di un contenzioso, poi la soppressione della Struttura di Missione presso il Ministero delle Infrastrutture ha determinato un lungo periodo di incertezza relativamente alla conclusione, non ancora avvenuta, della Conferenza di servizi che avrebbe dovuto approvare il progetto esecutivo predisposto dall’aggiudicatario per ottemperare alle prescrizioni date dal Cipe che avevano richiesto la rimodulazione del quadro economico di progetto. Questo ed altro hanno finora impedito l’effettivo avvio dei lavori. Abbiamo suggerito di seguire la stessa strada usata per Terni e cioè di realizzare in due fasi il progetto anticipando la realizzazione della parte dello scambio merci gomma-gomma per la quale è aperta una interlocuzione con il Ministero”.
“Va rilevato – dice l’assessore – che le regole inestricabili che oggi sovraintendono la realizzazione degli appalti pubblici non riescono a garantire la rapidità che tutti noi vorremmo per realizzare un’opera pubblica. Nel caso delle tre basi logistiche scontiamo oltretutto gli effetti di una legge, la cosiddetta legge-obiettivo che, nel tentativo di semplificare e velocizzare le procedure, ha prodotto l’esatto contrario. Adesso – conclude Chianella -, mettendo da parte le sterili polemiche, si apre la partita più interessante, quella di trovare dei gestori che siano in grado di garantirne il funzionamento. La Giunta regionale è aperta ad ogni soluzione auspicando un ruolo attivo degli operatori locali anche attraverso l’impiego di forme di partenariato, sulla base delle disposizioni del Nuovo Codice dei Contratti Pubblici”.


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