ciprini(ASI) Roma - “Positivo l’incontro tenutosi ieri al dicastero dello Sviluppo economico, alla presenza della viceministra Teresa Bellanova che si è dichiarata entusiasta in merito alla proposta avanzata dagli ex dipendenti dello stabilimento Perugina di San Sisto di voler costituire una cooperativa attraverso lo strumento del ‘Workers buy out’ (i lavoratori che rilevano le aziende in crisi e non)”.

Ad affermarlo è la deputata M5S, Tiziana Ciprini, che per prima ha creduto nell’idea degli ex dipendenti, favorendo l’incontro esplorativo tenutosi ieri al Mise. “La proposta del gruppo promotore, è quella di costituire una cooperativa tra i lavoratori Perugina, soprattutto in virtù degli esuberi oggetto di trattativa ai tavoli Mise. Tutto questo, al fine di ripristinare la produzione di alcuni brand dismessi dalla Nestlé, che garantirebbero l’occupazione per l’anno intero e non solo per la stagione di punta. Oltre a ciò - continua la parlamentare Cinquestelle – c’è la disponibilità da parte della multinazionale svizzera a consentire l'uso del marchio ‘Perugina’ da apporre sui prodotti/brand dismessi dietro corresponsione di royalty. L’obiettivo è sia quello di salvare il posto di lavoro dei dipendenti dichiarati in esubero sia creare una cooperativa che rianimerebbe i marchi della Perugina, con un impatto positivo sul territorio perugino e su tutto l’indotto”. “La Regione Umbria, che in un precedente incontro con i promotori della new coop ha mostrato freddezza, sostenendo l’idea irrealistica di ‘voler puntare all’obiettivo licenziamenti zero’, non deve essere di ostacolo a tale iniziativa ma, al contrario, deve farsi portavoce e porre in essere tutte le misure necessarie per favorire l’ambizioso progetto, come farà il governo nazionale. Basti guardare all’esempio della Francia, dove è accaduto un fatto analogo, per cui la Fralib ha ottenuto l’utilizzo del marchio della nota multinazionale Unilever, con il pieno appoggio del governo. Il risultato? Un grande successo come ‘Workers buy out’ dei lavoratori che hanno rilevato il marchio e continuato a produrre, salvando occupazione e territorio”, chiarisce Ciprini. E conclude: “L’auspicio è che lo strumento della cooperativa venga accolto favorevolmente da tutti gli attori chiamati in causa. Importanti aziende come la Perugina, grazie allo strumento del Wbo, possono tornare ad essere protagoniste del rilancio del nostro Paese, contro speculazioni finanziarie e desertificazione occupazionale”. Conclude la nota la deputata M5S, Tiziana Ciprini.


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