galgano3 copy copy(UNWEB) “E' arrivata oggi la conferma che Nestlè ha venduto alla Ferrero parte degli stabilimenti dolciari che possedeva in America cedendo al colosso italiano una ventina di marchi storici oltreoceano.

A margine dell'operazione, l'ad della multinazionale, Mark Schneider ha dichiarato che 'questa mossa permette a Nestlé di investire e innovare in una serie di categorie in cui si vede in forte crescita in futuro, come nella cura degli animali domestici, nell'acqua in bottiglia, nel caffè, nei pasti surgelati e nell'alimentazione infantile'. Ancora una volta, dopo quanto ufficializzato subito dopo l'ingresso del fondo Third Bird nel capitale sociale, la multinazionale conferma di voler investire su settori diversi dal cioccolato. A questo punto, anche alla luce dell'ultimo incontro in Confindustria con le rsu e del nuovo piano relativo al ridimensionamento occupazionale presentato, è legittimo chiedere a Nestlè di prendere una posizione chiara rispetto alle intenzioni sul futuro di Perugina”. Così Adriana Galgano, deputata di Civici e Innovatori-Energie per l'Italia, che aggiunge: “Auspichiamo, quindi, che giovedì, al tavolo al Mise, la multinazionale ufficializzi quali sono i piani per lo stabilimento di San Sisto visto che, a livello internazionale, si conferma che gli investimenti saranno concentrati in tutt'altri comparti”.

“Non vorremmo, infatti, rischiare che, per scelte non appropriate, un'azienda importante come la Perugina venga fortemente ridimensionata e perda capacità di attrazione di investitori qualificati. Lo stabilimento di San Sisto è strettamente legato al territorio nel quale opera, ne condiziona non solo l'economia ma l'identità. Per questo – chiude – quella in corso non può essere trattata come una vertenza qualunque e per questo dobbiamo lavorare per fare in modo che Perugina sia innovata, nei processi e nelle produzioni, e rientri nel disegno strategico della multinazionale. Anche portando a San Sisto parte delle produzioni sulle quale, è ormai chiaro, Nestlè intende puntare”.