m5s3(ASI) "Incuria, incapacità e possibili profili di conflitto di interesse hanno segnato troppi anni della politica cittadina. Lucia Vergaglia(M5S):«E' l'anno europeo del Patrimonio Culturale e mentre gli altri comuni vanno avanti Orvieto resta ferma al palo. Non solo Art bonus assente ma una governance manchevole e, dove presenta, opaca e scarsa di risultati.».

E' incredibile che nonostante il cambio da un'amministrazione di centro destra ad una di centro sinistra, e nonostante il cambio dei due assessori di Germani, la politica culturale e di tutela e valorizzazione dei nostri beni monumentali, museali e naturali sia rimasta pressocchè identica e per nulla convincente. Innanzitutto la quasi inesistente partecipazione ai bandi europei, alle call internazionali ed alle proposte di intervento filantropico delle fondazioni private e questo, nell'anno europeo del Patrimonio Culturale brucia, e molto. Poi c'è la questione delle scelte di fondo e della governance dei beni vergagliamateriali e dei cosiddetti asset immateriali, cioè di tutte quelle unicità che hanno o potrebbero avere valore in presenza di una politica culturale. Queste scelte ci hanno fatto perdere ogni chance di accedere all'Art Bonus, hanno lasciato senza destinazione d'uso ad esempio l'ex ospedale però ci hanno tenuto ad investire tempo risorse ed energie nel cosiddetto "museo Diffuso" Orvieto Vie che è un autentico flop certificato dai soli 70 "mi piace" sulla pagina pubblica dell'ente. E' emblematico che un bene pubblico sia così sottoutilizzato da non creare, ma neppure comparire nella comunicazione. Non è stato ricompreso in un sistema integrato attrattivo sul tema della civiltà etrusca. Non sappiamo neppure se sia mai stato visitato dalle scolaresche dell'orvietano o sia considerato una delle gite ovvero dei viaggi d'istruzione. Ci chiede a cosa sia servito un tale dispendio e investimento di risorse a parte indurre la sensazione che a Piazza del Popolo pedonalizzata si sta facendo un qualcosa di non meglio specificato e dunque misurabile per la cultura e quindi la valorizzazione della città. Non si registra alcuna attività che possa ricondursi ad una progettualità. Una giostra pagata con i soldi dei cittadini che non fa neppure divertire. Nel frattempo i privati hanno fatto incetta di quelle che sarebbero dovuti essere segni identitari del territorio come ad esempio "L'Orvietàn", marchio registrato da un privato, nell'assoluta disattenzione dell'amministrazione cittadina che ne ha perso i diritti, che replica la definizione del famoso farmaco elettuario nato ad Orvieto e diffuso nelle corti reali di tutta Europa del diciassettesimo e diciottesimo secolo. Quanto al mecenatismo anche l'assenza di ogni partecipazione a bandi di fondazioni od enti culturali è del tutto illogica, manca di ogni nesso con la realtà moderna, una forma di autarchia che corrisponde solo al lasciare chiuse le porte ed inaccessibili i beni, le collezioni e gli archivi, rischiando anche il loro deteriorarsi nel tempo e nell'incuria. In tutto questo nessuna discontinuità tra l'ex assessore Martino e l'attuale assessore Cannistrà. Tutta la politica culturale cittadina delegata di fatto all'associazione Te.Ma. e con essa risorse ed immobili.

«Forse ci siamo cullati sugli allori di tre anni, dico tre anni, di Giubileo un'occasione unica che capita una volta ogni molte generazioni e che entrambi i sindaci, Concina e Germani, non hanno saputo trasformare in valore durevole nel tempo. A questo, purtroppo, non c'è più rimedio e bisogna andare oltre. Ci dica il Sindaco di oggi se vuole governare il bastimento Orvieto o lasciare la barra ai nocchieri della TeMa perché se così fosse ci deve spiegare anche l'utilità dell'assessore alla Cultura, che piace sicuramente ad alcuni salotti cittadini ed alle associazioni che si dichiarano impegnate nella valorizzazione e nella diffusione culturale che, però, si sono guardate bene dal criticarla od anche solo dal chiedere cosa stia facendo visto che siamo nella più totale assenza di risultati e di una programmazione condivisa e divulgata, ma solo l'agire da cerimoniere delle stanche repliche da un illustre passato. Batta un colpo Germani, ci faccia sapere se Orvieto è quella del tutto bene madama la marchesa o finalmente può fare uno scatto in avanti.» Lucia Vergaglia, capogruppo Movimento 5 Stelle, Consiglio comunale della città di Orvieto". Lo doichisisrts in una nota M5S Orvieto


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