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(UMWEB) Perugia,  - Introdurre misure in ambito di diritto allo studio universitario al fine di agevolare la specializzazione medico-sanitaria e l'inserimento professionale degli studenti che si sono laureati presso le università umbre. Di questo tratta la mozione presentata nei giorni scorsi dai consiglieri regionali Giacomo Leonelli e Carla Casciari (Pd).


La Regione Umbria secondo quanto disposto dal Miur e in accordo con l'Università degli Studi di Perugia ha previsto che per ciascun anno accademico vengano attivati dei contratti aggiuntivi per i medici specializzandi, la cui copertura finanziaria è assicurata dal bilancio della regione.
“Dal momento che la graduatoria di ammissione alle scuole di specializzazione è nazionale, con questo mozione - spiegano i consiglieri - vorremmo che la Regione Umbria adottasse una serie di misure normative volte ad agevolare la formazione medico-specialistica di quegli studenti che hanno scelto l'Umbria e le sue università prima per loro percorso di studi accademici e poi per la specializzazione post laurea. Altre regioni hanno già introdotto dei criteri di riserva per i propri studenti in modo da premiarli al momento della formazione delle graduatorie nazionali per specializzazioni mediche. Su questo punto si è espressa anche la Corte Costituzionale che non ha rilevato alcun elemento lesivo del diritto allo studio”.
“Questo atto – continuano i due esponenti del Partito Democratico - è stato pensato anche con un'attenzione particolare al nuovo patto legislativo che la Regione Umbria intende stringere con il Governo. Infatti, è notizia di questi giorni che è stato predisposto un documento condiviso con Toscana e Marche, tramite il quale, ai sensi dell'art. 116 della Costituzione, l'Umbria chiederà al governo nazionale maggiore autonomia su alcune competenze ritenute essenziali per dare nuovo slancio e impulso alla crescita regionale. L'istruzione e la formazione – concludono Leonelli e Casciari - sono da sempre un fiore all'occhiello della nostra regione ed il nostro auspicio è che con il nuovo processo legislativo attivato e, con il contributo della nostra mozione, le università regionali e gli studenti che le hanno scelte, per la loro crescita professionale e personale, possano essere maggiormente tutelati e promossi a livello nazionale”.