cpi(ASI) Perugia - "Apprendiamo dalla stampa che il gruppo consiliare del Pd di Perugia, ha depositato un ordine del giorno in merito alle nostre affissioni “abusive”soprattutto nei condomini,sfidiamo i consiglieri Bori, Bistocchi e Miccioni di venire con noi a verificare quali sarebbero i nostri manifesti sui palazzi e condomini, non ne troveranno uno".

“Da un certo punto di vista li capiamo, non possono presentarsi agli elettori parlando di programmi e di quello che ha fatto il loro partito in questi anni, prenderebbero solo sputi in faccia dagli elettori traditi dalle politiche anti italiane e di cancellazione dei diritti dei lavoratori del Pd, quindi tentano goffamente di spostare il tiro sui nostri manifesti”.

Il signor Bori già aveva tentato di tirare in ballo il nostro movimento in merito ai fatti di Macerata,con uno stato su facebook poi cambiato in fretta in furia nella speranza vana di evitare la querela,ora ci riprova insieme ai suoi colleghi affermando che i nostri manifesti istigano all’odio razziale, se per loro odio razziale significa il nostro slogan “Prima gli Italiani” allora si ,ma questo non lo metterà in salvo dalla querela cosi con i soldi del Pd ci pagheremo la spesa alle famiglie italiane in difficoltà.

“Probabilmente i consiglieri del Pd non avevano di meglio di cui parlare in consiglio comunale, conclude Ribecco, oramai distanti dai cittadini e della periferia perugina non sanno nemmeno i problemi dei vari quartieri cosi invece di parlare di cose serie, si occupano di queste sciocchezze”. E' quanto dichiarato in una noita da Antonio Ribecco DI Casapound Perugia.