m5s(UMWEB) Orvieto. Un risultato rotondo quello che pone il Movimento 5 Stelle, con un risultato atteso ma per nulla scontato, come primo partito ad Orvieto, in una città dove il Partito Democratico non ha subito quel crollo che abbiamo visto in molte parti d'Italia. C'è soddisfazione tra gli attivisti veterani e la consapevolezza di un importante cambiamento rispetto ai risultati ragguardevoli ed in qualche caso ancora migliori, ottenuti nel 2013: questi, ad una più approfondita analisi, non appaiono come voti di protesta.

«Un sistema elettorale nato per ostacolare e rendere ardua l'affermazione proprio del Movimento ha finito per scremare la pura protesta e favorirci come forza politica anche tra i cittadini senior nonostante la tenuta del Pd. Il voto dei cittadini su questo territorio ha caratteristiche peculiari e diverse da quelli di altre realtà come le grandi città e metropoli; qui infatti ci sono anche gli apprezzamenti personali e la riconoscibilità del lavoro in campo che pesano sia in positivo che in negativo. Nel 2013, mentre localmente governava il centro destra, incassavamo il 29,4% alla Camera dei Deputati, un rotondo punto e mezzo in più di quanto riscontriamo in questo giro sulle schede che comprendono anche i votanti under 25. Quello però era un voto di protesta dato a degli sconosciuti. Oggi il 27,9 è un passo indietro ma rappresenta lo spostamento delle voci di protesta, o di parte di esse, su altre nuove forze affacciatesi per la prima volta in una campagna elettorale locale e, sicuramente, verso la Lega, a sua volta estremamente presente sui social.
Ci incoraggia invece la nostra crescita sui seniores che votano anche con la seconda scheda per il Senato della Repubblica; infatti qui avanziamo, senza avere un candidato locale, di quasi 3 punti percentuali. Insomma come M5S ad Orvieto abbiamo ricevuto in larghissima parte un voto non di rottura ma di costruzione e, voglio ripeterlo, in una storia completamente diversa da quella delle altre realtà cittadine. Un segnale da cogliere per chi come me siede in un Consiglio Comunale e deve dare risposte a problemi concreti ed alla tremenda crisi avendo a disposizione risorse sempre più scarse, ed oltre a questo deve proporre prospettive di sviluppo legate alla vita di tutti i giorni e, quando è possibile, valorizzare e dare lustro alla comunità locale. I candidati politici nazionali e la cosiddetta società civile spesso non vengono da questo tipo di esperienze e quindi dipende solo dalla loro sensibilità capire quanto sia di valore l'atto del votare.
Questo voto che i cittadini esprimono nel momento in cui, come ad Orvieto, non si astengono ma partecipano numerosi sia votando a favore della tua stessa forza politica che in dissenso e contro di essa è' un atto di partecipazione e volontà che merita grande rispetto, che va ascoltato e capito, e che va premiato col lavoro, con l'impegno in prima persona e con la massima onestà intellettuale. Per questo anche se capisco bene l'esigenza dei commentatori nell'ipotizzare scenari per le prossime amministrazioni ed a sbracciarsi su scelte di possibili od inconcepibili alleanze, noi a questo gioco proprio non possiamo partecipare. Io sono la portavoce del Movimento 5 Stelle ad Orvieto, il primo partito, ed il mio primo dovere è essere all'altezza di tale compito con il lavoro per cittadini e territorio e di certo non vantarmi del risultato od irridere chi, pur impegnandosi, ha subito una sconfitta.Scelta personale che contraddistingue l'azione politica svolta nella storia di questa consiliatura.
Arriverà il momento delle amministrative ma questa del voto nazionale è un'altra tornata. Una cosa però la voglio aggiungere porgendo, per quel che può valere, i miei personali ringraziamenti ai cittadini votanti, agli scrutatori ed ai tanti volontari impegnati, per la mia e per le altre forze politiche, a rendere possibile questo momento di confronto e partecipazione alla vita democratica del paese.» Lucia Vergaglia, capogruppo Movimento 5 Stelle, Consiglio comunale della città di Orvieto.