(ASI) Perugia. Attivare al più presto un Tavolo di concertazione regionale per trovare soluzioni valide ed evitare di lasciare alcuni comuni umbri, in particolare i centri più marginali, privi di un servizio statale essenziale come quello offerto da Poste Italiane: è quanto chiesto dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e dal presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti, alla Direzione regionale Toscana-Umbria delle Poste.


"In seguito agli incontri tra l'Associazione dei Comuni dell'Umbria con la direzione regionale di Poste Italiane e tra le Regioni e Anci nazionale con la presidente di Poste italiane, Luisa Todini, e l'amministratore delegato, Francesco Caio, - ha ricordato la presidente Marini - è emersa l'esigenza di attivare un'interlocuzione a livello territoriale tra le Poste, le Regioni e i Comuni per tutelare le esigenze dei territori nell'ambito del percorso che porterà all'attuazione del Piano di ridimensionamento degli uffici postali".
"Come Regione – ha aggiunto la presidente - condividiamo, le perplessità e le preoccupazioni dei cittadini, specie quelle espresse degli abitanti di alcune zone rurali e montane, interessate dalle eventuali chiusure degli uffici che determinerebbero notevoli disagi, resi ancora più gravi, vista la presenza nelle aree rurali e montane umbre, di un numero elevato di cittadini anziani".
"Le Regioni - ha riferito la presidente - hanno evidenziato la necessità che questo processo di trasformazione dei servizi offerti da Poste Italiane sia condiviso a livello territoriale e, attraverso l'attivazione del Tavolo, possano essere trovate soluzioni che, d'intesa con i Comuni interessati, consentano il mantenimento dei servizi postali sul territorio. A tal fine – ha concluso la presidente Marini - la Regione ha dato la sua disponibilità a mettere a disposizione anche il proprio patrimonio immobiliare".