CittadiniLiberiPERCHE’ CITTADINI LIBERI
La saldatura tra populismo e nazionalismo ha trovato una grande ed originale affermazione in Italia, in un clima internazionale che he messo in luce la crisi dei valori fondanti delle democrazie occidentali a favore di modelli plebiscitari e illiberali. Questa affermazione ha contribuito ad evidenziare alcuni fenomeni culturali e politici in atto da tempo:


• La crisi dei partiti tradizionali e il superamento della divisione destra-sinistra;
• La fine dell’ordine geopolitico globale e la disaffezione verso il progetto Europeo;
• L’attacco frontale alla visione pluralista della società aperta, inclusiva e partecipativa.
Di fronte a questi fenomeni appare evidente l’inadeguatezza delle tradizionali famiglie politiche europee. Il nostro obiettivo oggi, è pertanto quello di costruire:
• Una nuova alleanza delle forze democratiche, liberali e riformatrici: una alleanza che abbia come orizzonte geografico ed ideale l’Europa e come prospettiva politica la rifondazione europea.
• Una nuova proposta politica: nuovi valori comuni fondanti, una cultura politica, nuove modalità di partecipazione alla cosa pubblica, nuovi linguaggi di comunicazione, una nuova classe dirigente.
Per realizzare tutto questo riteniamo utile che si affermi in Italia un nuovo soggetto politico che aggreghi in forma federativa partiti e movimenti di livello nazionale e organizzazioni locali (associazioni ed esperienze civiche, singoli cittadini) soggetti che possano attivamente partecipare al processo costituente, contribuendo a creare un fortemente radicato sul territorio. L’obiettivo della nostra associazione è quello di partecipare fattivamente e da protagonisti a questo progetto costruendo, innanzitutto, un soggetto cittadino che punti rapidamente a costruire una rete regionale con altri soggetti simili.
Il populismo, inoltre, produce la politica degli slogan, la politica del leader e del popolo che acclama, o l’inganno della democrazia diretta; tutte cose che denotano il rischio di una deriva autoritaria ma che sicuramente sono capaci di costruire consenso. I Populismi non si combattono con altri slogan ma nemmeno con la retorica delle competenze al governo; ai problemi complessi si risponde certamente con soluzioni concrete, a volte articolate, sicuramente non semplicistiche; le soluzioni complesse non possono viaggiare su un tweet, devono essere costruite insieme ai cittadini, solo così diventano piattaforma politica collettiva e condivisa; non è solo importante “fare” ma è “fare con..”.
Per queste ragioni, la democrazia partecipata è il peggior nemico del populismo, è una filosofia di governo, è un metodo della politica che vuole essere dalla parte dei cittadini, è sapere collettivo che produce senso di comunità e consenso politico consapevole. Vogliamo una politica dei diritti che contempli anche l’obbligo dei doveri, della responsabilità civica; fuori da questo c’è puro e semplice assistenzialismo che fa tanto rima con populismo.
La nostra associazione vuole essere parte di questo percorso di rifondazione della politica.
Vogliamo provare ad essere nella nostra città e nella nostra regione un luogo in cui ritrovarsi: partiti,
associazioni, gruppi diversi, per tornare a progettare insieme; in questo senso ci definiamo “facilitatore politico”
DALL’ITALIA AL TERRITORIO: TERNI E L’UMBRIA
Accanto ad una visione più larga di matrice nazionale, l’Associazione Cittadini Liberi intende impegnarsi anche sul territorio cittadino e regionale, propugnando gli stessi principi, applicarli alle tematiche locali e offrendo la propria visione ed il proprio contributo sulle tante questioni che interessano la città.
“La fabbrica delle idee” sarà il laboratorio permanente di progettazione del futuro della città e della regione, un laboratorio che pensiamo debba essere realizzato con la partecipazione continua di soggetti diversi, competenti nelle varie materie, ma anche partecipato con i cittadini, le categorie sociali, gli ordini professionali, le varie forme di associazionismo sociale e sindacale, le organizzazioni imprenditoriali, i comitati di quartiere.
Il laboratorio vuole essere un modo concreto per tornare ad interessarci dei problemi della città e per ricominciare ad interessarci del suo futuro; da troppi anni, nella nostra città, la politica ha smesso di svolgere questo compito e vuole ristabilire l’unica alleanza che in politica è necessaria, quella fra una classe dirigente e il suo popolo, una alleanza senza la quale semplicemente non si è più classe dirigente.
Il nostro lavoro vuole essere anche un “luogo” in cui i vari partiti del campo progressista e liberale si ritrovano, dopo tanto tempo, non per spartirsi qualche incarico pubblico, ma più “semplicemente” per ripartirsi la responsabilità di progettare insieme, tra forze anche diverse e soprattutto insieme ai cittadini.
Il “Laboratorio del futuro” sarà un modo per ricostruire il senso di comunità, per immaginare tutti insieme il nostro bene comune, è uno strumento per tornare a studiare, è uno strumento per far crescere capacità individuali e collettive, per mettere alla prova le competenze della società civile; è un “luogo politico” che può aiutare a far crescere una nuova classe dirigente..
La nostra idea è che può esistere anche una bella politica, pulita, fatta di disinteresse e passione. Il “Laboratorio del futuro” ci costringerà ad essere concreti e visionari.
COME CI SI ISCRIVE – COME CI FINANZIAMO
Lo Statuto prevede una quota associativa ordinaria (con una quota ridotta per under 25 e disoccupati) e una quota associativa da socio sostenitore, per il 2019. L’Associazione può anche ricevere donazioni da soggetti esterni.
LA NOSTRA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
La nostra è un’Associazione regolarmente costituita governata da un Direttivo. Gli associati, che condividono i principi e l’iniziativa politica dell’Associazione, possono essere iscritti anche ad altri partiti o movimenti politici.
L’Associazione si articola in Gruppi di studio e progettazione a cui partecipano anche soggetti singoli e associati non iscritti all’associazione che contribuiscono a far vivere il laboratorio del futuro. Inoltre, è possibile organizzare Comitati di quartiere che aderiscano collettivamente all’associazione o più semplicemente sottoscrivano con l’Associazione un patto di collaborazione nella reciproca autonomia.


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