bioarchitetturainumbria(ASI) Perugia- "La Giunta regionale da tempo ha individuato nella bioarchitettura e nell'edilizia sostenibile strumenti importanti per declinare il "diritto alla casa" in Umbria e per qualificare le politiche pubbliche di edilizia abitativa". E' quanto ha affermato oggi, giovedì 12 marzo, l'assessore regionale ai lavori pubblici Stefano Vinti, nell'Aula Magna del polo di Ingegneria dell'Università di Perugia, dove è stato presentato il volume "Bioarchitettura in Umbria: risultati di una sperimentazione", realizzato dalla Regione dell'Umbria, attraverso il Centro Interuniversitario di ricerca sull'inquinamento e sull'ambiente "Mauro Felli" dell'Università di Perugia.

"Insieme ai bandi per il sostegno alle locazioni e per i contributi all'acquisto della prima casa - ha sottolineato Vinti - la bioarchitettura assume un ruolo rilevante nell'ambito delle iniziative volte ad affrontare la crisi abitativa crescente. Basti pensare che nei primi due piani triennali di edilizia residenziale sono state impegnate risorse per contributi all'acquisto, fino ad un massimo di 35mila euro per ogni singola abitazione, che hanno consentito la realizzazione di 229 alloggi con caratteristiche proprie dell'edilizia sostenibile e cioè con livelli di efficienza energetica ed ambientale sicuramente più elevati dell'edilizia tradizionale nei Comuni di Foligno, Città di Castello, Marsciano, Orvieto, San Giustino, Perugia, Calvi dell'Umbria, Terni ed Umbertide. A questi interventi – ha proseguito l'assessore Vinti - vanno aggiunti quelli programmati nell'ambito del piano casa regionale di edilizia abitativa, che prevedeva la realizzazione, da parte di imprese di costruzioni e cooperative di abitazione, di interventi di nuova costruzione di bioarchitettura caratterizzati da elevati standard di sostenibilità ambientale e di risparmio energetico nei comuni classificati ad alta tensione abitativa ed in aree di proprietà pubblica. Sono stati ammessi definitivamente a finanziamento gli interventi dei comuni di Amelia, Corciano, Foligno, Perugia e Terni , i quali entro il prossimo mese di settembre dovranno iniziare i lavori di costruzione. In totale dunque sono stati programmati nella Regione 303 alloggi realizzati con tecniche di bioarchitettura, di cui 229 già conclusi e 74 da realizzare, per un finanziamento regionale totale pari ad oltre 11 milioni di euro".
"Questi interventi sperimentali – ha dichiarato l'assessore Vinti - testimoniano un impegno importante, seppur parziale e condizionato dalla progressiva e costante diminuzione dei finanziamenti statali per le politiche della casa, della Regione Umbria per un progetto ambizioso: la riconversione ecologica del settore delle costruzioni, finalizzato a cambiare il volto di un settore che in Europa utilizza quasi la metà dell'energia prodotta e fornisce circa la metà del totale dei rifiuti prodotti annualmente.
Tale obiettivo in Umbria è stato rafforzato con l'emanazione della Legge Regionale 17 del 2008 che disciplina la certificazione della "sostenibilità ambientale" delle abitazioni. Infatti la Regione Umbria si è dotata di detta normativa che prevede la "certificazione della sostenibilità ambientale" degli edifici, facoltativa per gli operatori privati, mentre è obbligatoria per tutti gli interventi di "Social Housing".
Numerosi interventi tra quelli realizzati - ha aggiunto l'assessore - sono stati sottoposti a monitoraggio da parte del Centro di ricerca sull'inquinamento e sull'ambiente dell'Università di Perugia ed i risultati che presentiamo in una apposita pubblicazione, per portare alla conoscenza di un pubblico più vasto possibile di tecnici, imprese e semplici cittadini le nuove pratiche adottate, dimostrano il gradimento delle famiglie coinvolte ma anche la riduzione dei consumi e l'incremento del confort abitativo. Il monitoraggio ha anche permesso di evidenziare - ha concluso Vinti - che, rispetto alla vita media di un edificio, in pochi anni possono essere recuperati i costi inizialmente più elevati abitando edifici che invece di consumare energia, ne producono di pulita con benefici anche ambientali oltrechè economici".


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