Carbonali M5S(UMWEB) Perugia. La consigliera regionale del Movimento 5 stelle, Maria Grazia Carbonari, annuncia un’interrogazione alla Giunta “in merito all’utilizzo di personale interinale da parte di aziende sanitarie e partecipate regionali”.

“I giornali di oggi – scrive la consigliera in una nota - tornano sullo scandalo Sanitopoli e riportano alcune dichiarazioni rilasciate ai magistrati inquirenti circa ‘un elenco di persone da avvantaggiare’. Le sconvolgenti dichiarazioni riportate sarebbero dell'ex direttore generale Duca, il quale avrebbe dichiarato ai PM anche che ‘la segnalazione veniva fatta a Umbria Salute che trasmetteva le sue richieste all'agenzia interinale. Credo che a quest'ultima venisse richiesto di favorire determinate persone’”.

“Ho sempre espresso pubblicamente – prosegue - la mia diffidenza verso l’utilizzo di lavoro interinale nel settore pubblico, sia perché favorisce il precariato, sia perché consente, di fatto, di aggirare i concorsi pubblici. Tali dichiarazioni sembrerebbero confermare i miei timori anche in merito a Umbria Salute, una società il cui ruolo mi è sempre parso poco definito e la Giunta continuamente modifica. Depositerò immediatamente una interrogazione in merito all’utilizzo di personale interinale da parte di aziende sanitarie e partecipate regionali. Il ruolo di Umbria Salute andrà poi chiarito e approfondito. Al di là degli eventuali profili penali della vicenda, che mi auguro la Magistratura approfondisca al più presto, ritengo che l’utilizzo di personale interinale da parte degli enti pubblici sia economicamente e moralmente sbagliato. Queste persone lavorano spesso per anni da precari all’interno di enti pubblici, svolgendo le stesse mansioni dei loro colleghi stabilizzati. Non vi sono concorsi pubblici meritocratici, ma soltanto una selezione fatta dalla agenzia interinale privata, rendendo così particolarmente facile inserire chi si vuole. Economicamente il lavoratore costerebbe di più all’ente pubblico, che dovrà pagare anche l’agenzia interinale. Non sarebbe allora più logico indire concorsi e assumere stabilmente queste persone in modo che diventino risorse per gli enti? Forse, politicamente, si preferisce lasciare sempre queste persone nel ‘limbo’ della precarietà, una elezione politica dopo l’altra, con il miraggio di una stabilizzazione che per molti non arriva mai? Chi ha un lavoro stabile a tempo indeterminato è libero di votare o non votare chi vuole, rispetto a chi magari vive con il fiato sospeso da un rinnovo all’altro”. 

“Quindi – conclude - si assuma personale a tempo indeterminato utilizzando immediatamente le graduatorie esistenti e poi si indicano nuovi concorsi, con regole nuove e sanzioni durissime per chi trasgredisce. La Sanità pubblica è in pericolo. Se non si pone un freno alle esternalizzazioni selvagge dei servizi ai privati e al precariato dilagante, nulla cambierà veramente”.