Valerio Mancini(UNWEB) Perugia. “Questa Giunta, ormai dimezzata e quasi al termine del suo mandato, non fa che collezionare fallimenti – ha dichiarato il Capogruppo Lega in Consiglio Regionale, Valerio Mancini – e in questi ultimi scampoli di legislatura è riuscita a scontentare tutti”.

E’ arrivata difatti la conferma ufficiale che, mancando il parere dell’Ispra, le due giornate di pre-apertura della caccia in programma per la prima e la seconda domenica di settembre, sono saltate. “Il Piano Faunistico Venatorio era scaduto dal 2015 – ha spiegato Mancini - ma la Giunta si è ridotta a portarne uno nuovo in aula soltanto l’8 agosto 2019, quando peraltro ci si trovava già ad operare in regime di ordinaria amministrazione a causa delle dimissioni della Marini. Nonostante non si potesse votare, in quanto il documento era stato dichiarato illegittimo dagli uffici regionali a causa delle circostanze in cui è stato presentato, ho consentito la discussione mantenendo il numero legale e ho anche espresso voto favorevole perché convinto che tutelasse sia il mondo venatorio, l’ambiente e il mondo agricolo, così pesantemente danneggiato dagli ungulati e da tutte le specie nocive. La giunta, sgretolata, tra defezioni dovute a vicende giudiziarie e abbandoni causati dalla tentazione di poltrone romane ben più attraenti, ha deluso ancora una volta i cittadini. Nella delibera di modifica del calendario venatorio erano state ristrette le specie cacciabili nelle prime due domeniche di settembre, scontentando così gran parte dei cacciatori che guardavano alla pre-apertura come un contentino per mascherare le inadempienze di una sinistra che non ha saputo tutelare una tradizione così radicata nel territorio come la caccia; ora, con l’ufficialità dell’abolizione della pre-apertura, la Giunta è riuscita a deludere l’intero mondo venatorio”. “La Lega - ha chiosato il Capogruppo Mancini - è sempre stata al fianco dei cacciatori: anche lo scorso anno mi sono battuto sia in Assemblea Legislativa che in Consiglio Comunale a Città di Castello per evitare la costituzione del Parco del Catria e Nerone, che molto interessava invece la sinistra, tentata come al solito dalle poltrone. Una volta al governo di questa regione, quando si dovrà procedere alle modifiche del Piano Faunistico Venatorio, saremo pronti ad accogliere le istanze degli agricoltori, vessati dagli animali selvatici che distruggono il loro lavoro, e dei cacciatori, cosicché, negli anni a venire, non si creino disguidi che compromettono la stagione di caccia, come è accaduto quest’anno”.


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