(ASI) Perugia. "La presidente Marini e i sette assessori della Regione Umbria, il cui mandato è ormai scaduto e che si trovano ad operare in regime di sostanziale 'prorogatio', dunque con limitazione dei poteri, dovrebbero rinunciare alla loro indennità di carica e mantenere solo quella di funzione. Le risorse pubbliche così risparmiate potrebbero essere versate a favore delle famiglie in difficoltà attraverso il 'Fondo di solidarietà' delle Chiese umbre".

A lanciare la proposta, il deputato 5Stelle Filippo Gallinella che insieme ai colleghi parlamentari ha fatto del taglio dei costi degli organi istituzionali e dei loro membri una priorità dell'agenda politica. La quota complessiva restituita dall'inizio della Legislatura ad oggi dai tre parlamentari umbri 5Stelle ammonta a circa 300mila euro. Diarie non spese e versate nel fondo del microcredito a sostegno delle piccole e medie imprese, accessibile attraverso il sito web www.microcredito5stelle.it. Metodo ora proposto ai membri della giunta regionale uscente.

"E' una questione morale e politica – chiarisce Gallinella – non c'è alcuna norma che obblighi i nostri rappresentanti regionali a rinunciare alla loro indennità di carica. Tuttavia, poiché il mandato è scaduto e siamo in Quaresima, tempo di sobrietà, la rinuncia sarebbe un gesto concreto per avvicinare il palazzo alla cittadinanza oltre che un risparmio per le casse pubbliche". Secondo le competenze 2013, ricorda il parlamentare penta stellato, spetta al Presidente della Giunta regionale dell'Umbria un'indennità di carica di 6mila e 600 euro, stessa cifra per ciascuno dei sette assessori e 10mila e 700 euro per l'assessore esterno che non percepisce l'indennità di funzione.

"Solo in un mese – precisa Gallinella – si otterrebbe un risparmio di 52mila e 800 euro, in due mesi 105mila e 600 euro. Tale contributo potrebbe essere versato a favore della quinta raccolta del Fondo di solidarietà. La politica – conclude l'onorevole - deve essere un servizio per la comunità e non un privilegio per pochi".