EventoFrattaTodina(UNWEB) Le cooperative sono state storicamente una forma di emancipazione degli operai che si liberavano del padrone associandosi liberamente in cooperative di 10, 20 soci. Per Rossano Rubicondi, "Il mondo attuale relativo a questa forma di organizzazione, ora estremamente omogeneo (la differenza effettiva tra “cooperative rosse” e “bianche” si è praticamente estinta), va messo in discussione. Quando il numero di associati supera le 30 unità, quando ci si rivolge al Presidente (in teoria eletto dagli associati) con il “lei”, vuol dire che si è ricreata la figura del padrone. Un padrone che, usufruendo delle agevolazioni di cui ha goduto questa forma associativa, abbattendo i costi, sottoponendo i “soci” lavoratori a livelli di sfruttamento da fine Ottocento, approfittando della maggiore flessibilità della contrattualistica del mondo delle cooperative, di fatto sta facendo concorrenza sleale alle aziende sane.

Sembra paradossale – continua Rubicondi - che un comunista debba spiegare cosa vuol dire “concorrenza” e “aziende sane”, ma quando e dove il lavoro e il lavoratore sono rispettati secondo i criteri di legge, seppure in un sistema capitalista, questi vanno difesi. Dove invece si annida lo sfruttamento, questo va denunciato e combattuto, soprattutto quando viene istituzionalizzato.

Ciò avviene, ad esempio, quando una cooperativa lavora a ridosso delle istituzioni regionali, partecipando a gare d’appalto e vincendole. Dovrebbe essere d’obbligo porre una particolare attenzione ai criteri con cui queste gare vengono formulate, e valutare attentamente, ad esempio, se la gestione diretta del servizio non sia meno costosa che affidarlo alla cooperativa vincitrice, se la cooperativa rispetta i CCNL, se opera in sicurezza, se fa formazione ai soci dipendenti, se c’è il sindacato.

Un esempio della degenerazione del sistema delle cooperative è la situazione denunciata dal SI - Cobas per quanto riguarda la cooperativa in servizio presso Eurospin Magione, i cui lavoratori sono entrati spontaneamente in sciopero: si sciopera contro i licenziamenti che la cooperativa ha operato, in forma di rappresaglia, contro le proteste scatenate dai ritmi di lavoro forsennati, dagli insulti razzisti rivolti ai soci lavoratori, dagli infortuni sempre più frequenti per la mancanza di riposo. Ai lavoratori della cooperativa va tutto il mio supporto e la mia solidarietà.

Il voto al Partito Comunista e alla mia candidatura –conclude il candidato del Partito Comunista- sarà un voto contro questo sistema di sfruttamento legalizzato, per riportare la cooperativa al suo ruolo storico di strumento di emancipazione dei lavoratori. Con l’occasione, invito tutti i nostri compagni e sostenitori a partecipare alla manifestazione del 5 Ottobre a Roma, a Piazza ss. Apostoli, contro il governo giallo-ravanello PD-5 Stelle, emanazione delle banche e dell’UE, e padre della coalizione “guardie & ladri” candidata alle Regionali in Umbria."