vergaglia(UNWEB) La candidata orvietana del M5S, che ha passato molti giorni girando tutta la regione senza cedere alla tentazione del selfie, traccia un profilo dell'attuale campagna elettorale che si avvicina alla conclusione non sul piano tecnico o politico ma su quello squisitamente umano. E questa è già una importante differenza con le veline stampa ordinarie di queste ultime settimane, le altre sono nei contenuti, nei significati e nei non detti delle sue parole.

«I candidati di solito sintetizzano con uno slogan cosa intendono fare e i principi fondamentali a cui si ispirano, anche io l'ho fatto e come per altri non sarà originale ma c'è tutta me stessa.. Ebbene procacciarsi voti pur essendo indispensabile è soprattutto l'occasione per chi si propone dell'altrui giudizio di riuscire a rendere partecipi di un percorso già fatto e dell'impegno che si vuole portare avanti.
Ed è lì che ci si mette veramente in gioco ovvero quando ascolti i bisogni, le dure critiche di ogni genere e le aspettative.
L'umiltà di ammettere che se si fosse al loro posto nel valutare anche la persona che si ha ha davanti deve essere quella di comprendere se potrà onorare la fiducia che si vien a chiedere.
A quel punto occorre guardarsi spietatamente allo specchio in tutti i sensi e chiedersi
" Ma io mi voterei?"
E con tutte le cautele del caso di non esaltarsi per le motivazioni e soprattutto non abbandonarsi al timore di non essere all'altezza dello sforzo immane di superare gli avversari tutti sia quelli visibili che quelli i quali agiscono nel sottobosco della meschinità sono abituati alla pratica del cinismo e della vigliaccheria pur di affermarsi; ebbene anziché guardare negli occhi gli altri è indispensabile essere ben consapevoli che lo sforzo non è quello di convincere per vincere bensì soffermarsi sulle proprie intime ragioni di una scelta.
Solo così si sciolgono i nodi delle inevitabili incertezze che comporta una campagna elettorale ovvero sapere fino in fondo cosa si vuole davvero fare e soprattutto si è in grado di affrontare gli intralci a testa alta.
Non esiste alcun sondaggio di opinione di voto che possa incidere sulla natura umana.
Le sfide e la difficoltà da affrontare anche e soprattutto gli ostacoli e i trabocchetti miserabili non devono rappresentare una scusa per non fare fino in fondo il proprio dovere perché anche in ciò questo si rivela l'autenticità dell'essere piuttosto che dell'apparire nella vetrina delle vanità.
Dal mio punto di vista questa campagna elettorale è stata un modo di conoscere meglio tante persone, nel bene e nel male. Ed anche in tanti hanno conosciuto meglio me, la mia determinazione, la mia identità profonda ed un po' della mia storia fatta di studio, lavoro, impegno civico ed istituzionale che ha ricevuto più di qualche riconoscimento. Questo, in vista di un voto in cui contano le preferenze, ha causato qualche nervosismo di troppo nel mio stesso schieramento, ma ci sta. Sono una che non si tira indietro ed onora fino in fondo il proprio impegno convinta che "Il futuro è di chi lo fa" e non di chi ne parla e basta. E di quelli, in tutte le forze politiche, troppi ce ne sono. Andiamo avanti.» Lucia Vergaglia, candidato Movimento 5 Stelle, Regione Umbria.


LocandinaScacchi2

 AVIS

80x190