prima commissioneLa Prima commissione consiliare, presieduta da Daniele Nicchi, ha approvato il disegno di legge della Giunta per l’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione per l’anno 2020. Alla seduta ha partecipato l’assessore regionale Paola Agabiti. Il provvedimento andrà in Aula il 23 dicembre. In precedenza la Seconda e la Terza commissione si sono espresse in sede consultiva.


(UNWEB) Perugia, – La Prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Daniele Nicchi, ha approvato con i voti favorevoli della maggioranza (Rondini, Fioroni, Peppucci, Nicchi-Lega, Pace-FdI) e l’astensione della minoranza (Porzi, Meloni-Pd) il disegno di legge della Giunta per l’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione per l’anno 2020. Alla seduta ha partecipato l’assessore regionale Paola Agabiti Urbani per illustrare l’atto. Il provvedimento dovrebbe andare in Aula il 23 dicembre, come specificato dal presidente Nicchi. Il relatore di maggioranza sarà il presidente della Prima commissione, Daniele Nicchi, quello di minoranza la vicepresidente della Commissione, Donatella Porzi.
Questo atto, che va votato dall’Assemblea legislativa entro il 31 dicembre, consente l’esercizio provvisorio fino all’approvazione del bilancio di previsione della Regione Umbria 2020-2022 e comunque non oltre il 31 marzo 2020. Il provvedimento si è reso necessario per la mancata approvazione del bilancio di previsione 2020-2022. (Vedi scheda sotto ndr)
Il presidente della Commissione, DANIELE NICCHI, prima di passare la parola all’assessore Agabiti per l’illustrazione dell’atto, ha ricordato che “dopo la mancata approvazione del bilancio di previsione da parte della passata Legislatura, il ricorso all’esercizio provvisorio chiesto dalla Giunta è un atto dovuto, che consente anche alla maggioranza di conoscere meglio una macchina amministrativa complessa. Non sarà qualche settimana in più a cambiare le sorti della Regione, ma consentirà all’Esecutivo di avere più tempo a disposizione per ragionare su tutte le poste del documento contabile e predisporre un bilancio politico”.
L’assessore al Bilancio, PAOLA AGABITI, nell’illustrare il provvedimento, ha sottolineato come il bilancio regionale sia “un atto strategico di programmazione. Essendoci appena insediati non avremmo potuto approvare il bilancio di previsione in pochissimi giorni. La Giunta ha la necessità di approfondire determinati aspetti. Credo che l’esercizio provvisorio sia un atteggiamento di responsabilità politica dell’Esecutivo, anche perché consente di dare continuità all’azione amministrativa. Tra l’altro non è la prima volta che la Regione Umbria fa ricorso a questo strumento, visto che la precedente Giunta l’aveva chiesto nel 2016. Certo, per noi sarebbe stato più semplice se la scorsa maggioranza avesse approvato il bilancio di previsione. Ma questo non è accaduto. Comunque non vedo alcun problema particolare nell’esercizio provvisorio, anche perché non è nostra intenzione sfruttare tutto il tempo previsto”.
La vicepresidente della Commissione, DONATELLA PORZI (Pd), nel suo intervento ha spiegato che “il nostro voto di astensione è dovuto a quello che è successo nella passata Legislatura. L’esercizio provvisorio è strumento eccezionale, che non è una cosa buona per la nostra comunità in quanto ne limita bisogni e opportunità. Purtroppo nella fase finale della passata consiliatura, caratterizzata dall’ordinaria amministrazione, non siamo riusciti ad approvare un bilancio di previsione estremamente tecnico, come avremmo voluto. Questo è stato il frutto di una mancata collaborazione con la passata minoranza, che noi avevamo auspicato e che invece non abbiamo trovato. Ora auspichiamo che non si arrivi al 31 marzo per l’approvazione del bilancio di previsione”.
SCHEDA
L’esercizio provvisorio si estende anche all’Assemblea legislativa e agli Enti strumentali della Regione. In questa fase possono essere impegnate solo spese correnti e le eventuali spese correlate riguardanti le partite di giro. Non è consentito l’impegno delle spese in conto capitale ad eccezione di quelle riguardanti lavori pubblici o altri interventi di somma urgenza. Non è consentito neanche il ricorso all’indebitamento. Le spese correnti possono essere impegnate mensilmente, per ciascun Programma, per importi non superiori ad un dodicesimo degli stanziamenti (oltre all'eventuale quota dei dodicesimi non utilizzata nei mesi precedenti) al netto delle somme già impegnate negli esercizi precedenti e del fondo pluriennale vincolato. I limiti dei dodicesimi non si applicano alle spese obbligatorie, a quelle non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi, oppure a quelle di carattere continuativo necessarie per garantire il mantenimento del livello qualitativo e quantitativo dei servizi esistenti.
SECONDA E TERZA
L’atto, pochi minuti prima di approdare in Prima Commissione è stato oggetto della riunione delle altre due Commissioni, SECONDA E TERZA chiamate ad esprimersi in sede consultiva che si sono rimesse (con i voti favorevoli dei commissari della maggioranza e l’astensione di quelli della minoranza) al voto della Prima Commissione, competente per materia. Sono stati Fabio Paparelli e Michele Bettarelli (Pd), rispettivamente in Seconda e Terza Commissione ad esprimere l’indicazione della minoranza. Dopo aver sottolineato che “si è arrivati alla situazione di dover ricorrere all’esercizio provvisorio del bilancio non per responsabilità della scorsa maggioranza, poiché nella passata legislatura era stato predisposto un bilancio meramente tecnico, che però vide i consiglieri dell’allora minoranza fare un passo indietro rispetto al loro voto favorevole sul documento”. Nell’astenersi, i commissari di minoranza, hanno annunciato che in conferenza dei capigruppo verrà presentato un ordine del giorno che preveda l’impegno della Giunta ad approvare entro il 31 gennaio 2020 il Bilancio di previsione. Se non verrà accolta questa proposta voteranno negativamente in Aula.