paesaggioinprospettivaAssessore Rometti: regione Umbria all'expo con esperienza 'contratti di paesaggio' e pianificazione costruita con comunità locali
(ASI) Perugia – "La conferenza regionale di oggi rappresenta una tappa del percorso che l'Umbria sta compiendo per raccogliere idee, potenzialità, eccellenze e progetti da testimoniare ad Expo 2015, in cui la Regione Umbria porterà innanzitutto l'esperienza dei 'contratti di paesaggio' e le scelte di sviluppo di una pianificazione paesaggistica costruita insieme alle comunità locali".

Lo ha sottolineato l'assessore regionale all'Ambiente, Silvano Rometti, intervenendo alla conferenza regionale "Paesaggi in prospettiva" che, organizzata dalla Regione Umbria insieme alla Scuola umbra di amministrazione pubblica nell'ambito del Forum "Paesaggio Geografia" 2015, si è svolta oggi al Castello di Solfagnano. All'incontro, suddiviso in una sessione plenaria e tre "focus group", hanno preso parte rappresentanti degli Ordini professionali (Architetti, Ingegneri, Agronomi, Geologi), di Comuni, Anci, associazioni di categoria, associazioni ambientaliste e culturali (fra cui il Fai regionale, Fondo ambiente italiano, e il Wwf), Comunanze agrarie, della Fondazione Umbra Architettura, dell'Istituto nazionale di Urbanistica, della Fondazione Istruzione Agraria.
"Le Regioni – ha detto Rometti - sono state chiamate ad essere parte fondamentale dell'Esposizione universale di Milano, che costituisce una occasione irripetibile per rappresentare in modo integrato e creativo le eccellenze, le ricchezze territoriali e le specificità del nostro Paese e proprio alle Regioni è affidato il rilancio dell'immagine internazionale per l'accelerazione della ripresa economica dell'Italia".
Nell'ambito dell'Expo, il 16 maggio è in programma in particolare un evento dal titolo "Paesaggio, come metafora del futuro", sul tema del paesaggio e della pianificazione paesaggistica di cui sono promotrici nove Regioni: insieme all'Umbria, Toscana (capofila), Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Abruzzo, Piemonte, Sardegna, Provincia Autonoma di Trento.
"Con l'incontro di oggi – ha rilevato l'assessore – ci siamo proposti di individuare un messaggio incisivo e sintetico, fortemente orientato alla comunicazione, attraverso cui dare conto dell'esperienza dell'Umbria sui temi che afferiscono il governo, la cura e la valorizzazione del nostro patrimonio paesaggistico; al tempo stesso, la giornata di oggi rappresenta anche una occasione per riflettere sulla visione strategica per il futuro, in particolare per quanto riguarda aree interne e paesaggi rurali storici, paesaggi e produzioni di qualità quale binomio per lo sviluppo sostenibile, la rigenerazione urbana e l'agricoltura periurbana, i temi affrontati nei tre focus group".
"La registrazione dell'interesse della comunità regionale verso le tematiche del paesaggio, testimoniato dalla intensa partecipazione ai vari eventi – ha detto ancora Rometti - confermano la grande attenzione ai valori identitari dei nostri territori che c'è in Umbria. Una regione, nota come 'cuore verde d'Italia', che si distingue per la bellezza dei suoi paesaggi, per la quale abbiamo scelto di seguire la strada di uno sviluppo 'verde', che non solo rispettasse le sue peculiarità ambientali e paesaggistiche, ma su di queste facesse leva".
"Elemento qualificante di queste scelte – ha aggiunto – che contraddistingue anche il percorso del Piano paesaggistico regionale, è la partecipazione e il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse e dei cittadini negli strumenti partecipati per il rilancio economico, culturale e sociale dei territori. Un esempio di questo nuovo modo di concertazione e di governo del territorio – ha proseguito – è il Contratto di paesaggio per i territori montani di Foligno, Trevi e Sellano, il primo che è stato sottoscritto a livello regionale e tra i primi a livello nazionale con cui insieme ai Comuni, Comunanze agrarie di Cancelli, Coste, Orsano e Ponze, la Parrocchia di Sant'Eraclio-Cancellara, con cui è stata definita la strategia di sviluppo territoriale e di riqualificazione paesaggistica di una vasta area dell'Appennino centrale. Le comunità locali sono coinvolte anche sui temi della manutenzione del territorio e della lotta al dissesto idrogeologico, a sostegno di un intervento pubblico per il quale spesso le risorse sono insufficienti".
"Il paesaggio è la mia casa: è questo – ha ricordato – lo slogan che abbiamo scelto per diffondere attraverso il nostro portale tematico UmbriaPaesaggio la consapevolezza della tutela del paesaggio. Una 'casa' per la quale definiamo un quadro di certezze sui criteri d'uso, ma anche di opportunità per uno sviluppo sostenibile. È questo il messaggio che trasmetteremo all'Expo di Milano – ha concluso - forti anche dei contributi dell'incontro di oggi per la piena valorizzazione dei paesaggi umbri, dagli aspetti storici a quelli produttivi di qualità, il binomio prodotto-paesaggio in grado di elevare la capacità di attrazione turistica innovandone la comunicazione e le occasioni di fruizione, fino al rapporto città-campagna, che comprende quei luoghi non riconosciuti per le loro risorse e potenzialità strutturanti del paesaggio, eppure caratterizzati da importanti funzioni ambientali, ecologiche, percettive, produttive e sociali".

 

Assessore Cecchini: paesaggio e qualità produzioni agricole risorse strategiche per sviluppo Umbria
(ASI) Perugia– "Puntare sempre più su politiche di sviluppo sostenibile, attente al paesaggio e all'ambiente, coniugando le scelte necessarie per favorire la crescita dell'economia, della produzione agricola, con l'esigenza di tutelare e valorizzare gli ambienti naturali, i valori storici e architettonici di cui è ricca la nostra terra: è questa la strada che la Regione ha seguito in questi anni e che è necessario continuare a percorrere per le future azioni di sviluppo sostenibile e la competitività dell'Umbria". Lo ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura, Fernanda Cecchini, nell'intervento con cui, al castello di Solfagnano (Perugia) si è conclusa la conferenza regionale "Paesaggi in prospettiva".
L'assessore si è soffermata, in particolare, sui temi affrontati nel corso della mattinata sui tre tavoli di lavoro che hanno visto confrontarsi professionisti, esperti e portatori di interesse a vario titolo relativi allo sviluppo sostenibile delle aree interne della regione, allo sviluppo territoriale in cui siano coniugate la qualità del paesaggio e la qualità delle produzioni agricole e alla riqualificazione delle aree periurbane.
"In questi ambiti, il ruolo dello sviluppo rurale con i suoi strumenti di programmazione è rilevante – ha detto l'assessore - in quanto può rappresentare una leva fondamentale per accrescere l'attrattività dei territori e delle aree rurali, con forti ricadute in termini di sviluppo economico sostenibile, ma anche un miglioramento della qualità della vita della comunità locale".
"Nelle aree interne dell'Umbria – ha sottolineato - la questione principale da affrontare è quella di contrastare l'abbandono e la marginalizzazione. Il Programma di sviluppo rurale 2014/2020, attraverso alcune specifiche misure finanzierà non solo servizi di base per la popolazione locale al fine di evitare lo spopolamento di tali aree, ma anche la conservazione e riqualificazione degli elementi tipici del paesaggio, in particolare nelle aree a forte valenza ambientale e paesaggistica. Si opererà anche per il mantenimento di testimonianze culturali della tradizione rurale e dei saperi locali, con lo sviluppo di progetti innovativi e l'incentivazione di attività turistiche e artigianali".
"La qualità del paesaggio, in particolare quello rurale – ha proseguito - può essere un potente fattore di attrazione turistica ed una risorsa competitiva di importanza decisiva nell'economia regionale e nel marketing del territorio. Per questo è importante raccordare paesaggio e programmazione dello sviluppo ed incentivare la qualità paesistica delle trasformazioni agricole".
Il paesaggio rurale, il paesaggio dei sapori e degli odori, del vino e dell'olio di qualità, delle lenticchie, del tartufo, del farro e dello zafferano – ha rilevato - è sicuramente quello maggiormente identificativo per la regione e che va valorizzato e 'lanciato' sempre di più sia in ambito nazionale che internazionale. Dunque, è necessario incentivare buone pratiche agricole, per salvaguardare i caratteri costitutivi di questi paesaggi".
Circa l'agricoltura periurbana come possibilità di riqualificazione delle periferie delle città umbre "il mio Assessorato – ha ricordato l'assessore - ha sostenuto fortemente un protocollo d'intesa con l'Anci, l'Associazione dei Comuni, regionale 'per la valorizzazione, riqualificazione e la diffusione delle conoscenze e delle pratiche relative all'agricoltura periurbana e agli orti urbani regionali'. Siglato a febbraio del 2014, l'obiettivo principale dell'accordo è stato la diffusione della cultura del verde e dell'agricoltura tra i cittadini, sia nelle città che nelle aree periurbane, al fine di limitare il consumo del territorio, specie di quello agricolo, migliorare gli stili di vita e la qualità dell'ambiente e valorizzare il paesaggio di prossimità ai centri abitati".
"Oggi, anche in risposta alla crisi economica e sociale – ha affermato - c'è una riscoperta delle buone pratiche agricole, della coltivazione degli orti, nel rispetto dell'ambiente, ma anche della qualità dei prodotti che giungono sulle nostre tavole".
"Il paesaggio – ha concluso - ha conquistato e conquisterà spazi sempre più ampi sia nelle politiche che nella programmazione regionale, come quella relativa al nuovo Programma di sviluppo rurale. È infatti responsabilità dell'intero sistema di governo, regionale e locale, cogliere le opportunità della valorizzazione del paesaggio nelle politiche che a diverso titolo investono il territorio umbro: far sì che il paesaggio diventi risorsa principe dell'Umbria, elemento propulsore dell'economia regionale".


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