ForaIl consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) annuncia una mozione che impegna la Giunta a “vigilare e a porre in essere tutte le azioni possibili di sensibilizzazione, nel rispetto dei ruoli assegnati dalle leggi, di concerto con le istituzioni locali del comprensorio orvietano, con il Ministero dell’Economia e Finanze e con le autorità di Garanzia, sul futuro della Cassa di Risparmio di Orvieto affinché possa continuare a dare garanzie sul territorio e ad avere un piano industriale in grado di rispondere alle esigenze della comunità, dei suoi tanti azionisti e piccoli risparmiatori e offrire solide garanzie occupazionali ai suoi dipendenti”.

(UNWEB) Perugia,  Il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) annuncia una mozione che impegna la Giunta a “vigilare e a porre in essere tutte le azioni possibili di sensibilizzazione, nel rispetto dei ruoli assegnati dalle leggi, di concerto con le istituzioni locali del comprensorio orvietano, con il Ministero dell’Economia e Finanze e con le autorità di Garanzia, sul futuro della Cassa di Risparmio di Orvieto affinché possa continuare a dare garanzie sul territorio e ad avere un piano industriale in grado di rispondere alle esigenze della comunità, dei suoi tanti azionisti e piccoli risparmiatori e offrire solide garanzie occupazionali ai suoi dipendenti”.

“La Banca Popolare di Bari – spiega Fora - detiene il controllo della Cassa di Risparmio di Orvieto ma sta vivendo una situazione complessa, difficile ed è al centro di un’azione di  ristrutturazione e rilancio all’attenzione del Parlamento per i conseguenti provvedimenti normativi necessari e che vede protagonista il MEF e la Banca d’Italia per i rispettivi ruoli assegnati dalle leggi. La Cassa di Risparmio di Orvieto conta circa 300 dipendenti, quasi 50 filiali, oltre 2,5 miliardi di euro tra raccolta ed impieghi e con un bilancio sano (CET1 al 12% - in linea con importanti player nazionali”.

“Se da un lato - afferma Fora - visti i dati economico-patrimoniali della Cassa di Risparmio di Orvieto, i correntisti non corrono alcun pericolo, lo stesso non si può dire per le migliaia di piccoli risparmiatori dell’orvietano e della regione Umbria che hanno investito in azioni della Banca Popolare di Bari, perciò è importantissimo che la Regione e le istituzioni locali seguano con attenzione lo sviluppo del futuro industriale della banca sia per i riflessi relativi ai dipendenti in gran parte umbri che per il credito alle imprese e famiglie facendo restare questa banca come riferimento verso la clientela privata di piccoli risparmiatori e piccole e medie imprese, mantenendo quindi anche in prospettiva gli attuali livelli occupazionali. In considerazione di tutto ciò, a prescindere dal futuro asset proprietario di CR Orvieto è necessario vigilare affinché il futuro ‘core business’ della Cassa Orvietana  resti quello di banca retail a sostegno del territorio, dei risparmiatori e delle piccole e medie imprese”.


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