comitatocontrolloassistenzaodontoiatricaIl Comitato per il controllo e la valutazione si è riunito ieri a Palazzo Cesaroni per analizzare la “Relazione sullo stato di attuazione e sui risultati conseguiti dall’attività di assistenza odontoiatrica, protesica ed ortesica (anni 2017-18)” e per procedere alla verifica dello stato di attuazione delle “Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico” (legge regionale ‘n.21/2014’). Per il presidente De Luca “allarmante la carenza di dati sulla ludopatia; sull’assistenza odontoiatrica, fare chiarezza sulla mancata attivazione dei servizi all’ospedale di Terni e sulla mancanza di dati della Usl1”.

 

(UNWEB) Perugia,  Il Comitato per il controllo e la valutazione, presieduto da Thomas De Luca, si è riunito ieri a Palazzo Cesaroni per analizzare la “Relazione sullo stato di attuazione e sui risultati conseguiti dall’attività di assistenza odontoiatrica, protesica ed ortesica (anni 2017-18)” e per procedere alla verifica dello stato di attuazione delle “Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico” (legge regionale ‘n.21/2014’).

ASSISTENZA ODONTOIATRICA. Le legge ’7/2008’ - hanno spiegato i funzionari dell’Assemblea legislativa incaricati del monitoraggio - si prefiggeva di contenere i costi delle prestazioni per gli utenti, realizzando un effettivo regime di libera scelta tra un servizio pubblico (integrato da strutture private accreditate con le Usl) e ambulatori privati. Il regolamento attuativo della legge ha previsto che le prestazioni potevano essere erogate a tutti, con diversi livelli di priorità per coloro che: rientravano nei Livelli essenziali di assistenza (Lea); avevano un Isee inferiore a 8mila euro, un Isee fino a 10mila euro aventi diritto all’esenzione totale, un con Isee inferiore a 10mila euro esenti per malattie croniche o invalidanti. Alle donne in gravidanza, per alcuni tipi di prestazione.
Per lo svolgimento del servizio di assistenza odontoiatrica la Giunta ha erogato alle Usl 300mila euro di contributi per attrezzare gabinetti odontoiatrici idonei. Entro il primo semestre di ogni anno la Giunta regionale dovrebbe presentare una relazione sull’attuazione della legge: ne sono state presentate tre, relative agli anni 2012-2017. Il mancato accreditamento di strutture private ha ridotto gli argomenti su cui la Giunta è tenuta a relazionare. 
Nel 2018 risultavano attivati 6 distretti e 15 servizi nell’azienda Usl 1, 6 distretti e 35 servizi nella azienda Usl2, 2 servizi nell’azienda ospedaliera di Perugia, nessun servizio nell’azienda ospedaliera di Terni. I tempi medi di attesa per le prestazioni, nel 2018, variavano dall’arco della giornata per le urgenze nella Usl2 ai 350 giorni per le ablazioni follow up (220 giorni per quelle pediatriche) all’ospedale di Perugia, dove  i tempi di attesa sono aumentati tra il 2017 e il 2018. Nel 2018 sono state erogate 35mila 341 prestazioni nella Usl n.1, 6mila 882 nell’ospedale di Perugia, 38mila 646 nella Usl n.2. Le prestazioni Lea sono state il 56 percento nella Usl n.1, l’82 percento nell’ospedale di Perugia, il 79 percento nella Usl n.2. Per aggiornare il testo della normativa e valutare complessivamente i risultati, la Giunta regionale ha deciso l’istituzione di una Commissione di esperti, coordinata dal dirigente del “Servizio programmazione socio sanitaria”. 

Dopo l’illustrazione del report i componenti del Comitato hanno deciso di approfondire i motivi della mancata stipulate delle convenzioni con i privati e della disomogeneità della distribuzione dei servizi sul territorio regionale.

LEGGE CONTRO LA LUDOPATIA. Dallo studio effettuato dagli Uffici dell’Assemblea legislativa emerge una stima secondo cui in Umbria il 5,6 percento dei giocatori presenta un profilo “problematico”. Circa 10mila umbri potrebbero presentare profili di gioco problematico (di questi circa 900 sarebbero giovani di età compresa tra 15 e 19 anni) ed avere dunque bisogno di interventi di trattamento della patologia. La legge regionale n.’21/2014’ mira al contrasto e alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico; al trattamento terapeutico e al recupero sociale delle persone affette da ludopatia; al contenimento dell’impatto negativo delle attività connesse al gioco sulla sicurezza urbana.

La Giunta regionale è tenuta ad inviare all’Assemblea una relazione sull’attuazione della legge entro il 30 settembre di ogni anno. La Regione Umbria ha ricevuto, per il 2017, 674mila euro dal Fondo nazionale per il contrasto al gioco d’azzardo. Le risorse sono state destinate alle due aziende Usl e alle Zone sociali e così ripartite: Usl 1 - 107mila euro; Usl 2 - 82mila euro; Comune di Città di Castello 42mila euro; Comune di Perugia 106mila euro; Comune di Assisi 34mila euro; Comuni di Marsciano 31mila 600 euro; Comune di Panicale 31mila 500 euro; Comune di Norcia 6mila 500 euro; Comune di Gubbio 30mila euro, Comune di Foligno 54,mila euro, Comune di Spoleto 26mila euro, Comune di Terni 72mila euro, Comune di Narni 29mila euro, Comune di Orvieto 22mila 500 euro.     

Nel 2018 la Giunta ha approvato le disposizioni che riducono l’Irap dello 0,92 percento agli esercizi commerciali che disinstallano gli apparecchi per il gioco lecito, incrementando  invece l’Irap per chi decide di mantenerle. Sono state poi adottate le linee di indirizzo regionali sui materiali pubblicitari da esporre negli esercizi in cui sono presenti dei giochi e il disciplinare per la concessione del marchio regionale “Umbria No Slot”, che i Comuni devono rilasciare a coloro che non installano o rimuovono le macchine per il gioco lecito. Sono stati stanziati 42mila euro per potenziare il numero verde gestito dalla Usl n.2. è stato sottoscritto un accordo con il Cnr (Istituto di fisiologia clinica) per una attività di monitoraggio epidemiologico sul disturbo del gioco d’azzardo. Nel maggio 2019 la Giunta regionale ha approvato il Piano 2019 - 2021 per il contrasto del gioco d’azzardo: esso punta sul potenziamento dei Dipartimento per la prevenzione, creando delle aree dedicate ai soggetti ludopatici. Verranno creati 4 dipartimenti (Perugia, Foligno, Terni e Città di Castello) dei centri di primo livello per la presa in carico dei pazienti. Il nuovo riparto del Fondo nazionale riguarderà solo le Regioni che hanno predisposto il relativo Piano. 

A margine della riunione il presidente De Luca ha commentato i risultati emersi: “Ludopatia: i dati emersi sono carenti in modo allarmante, perché non è stata prodotta alcuna relazione da parte della Giunta riguardo l'applicazione della legge regionale ‘21/2014’. Non c’è quindi  una fotografia fedele che ci indichi se siano state rispettate le distanze di sale slot e centri scommesse, da scuole e luoghi sensibili, così come non conosciamo i dati epidemiologici regionali. Preoccupa l’assenza di dati sull'accesso di persone vittime del gioco ai servizi di prevenzione e supporto, così come la mancanza di  evidenze su quante siano state le chiamate verso l'apposito numero verde istituito per contrastare il fenomeno. Pare evidente che senza diagnosi è impossibile stabilire se la cura stia dando qualche risultato. Faremo quanto possibile per mantenere questo tema costantemente all'ordine del giorno dell'agenda politica della regione Umbria. Per quanto riguarda il tema dell'assistenza odontoiatrica, è necessario far chiarezza sui motivi per cui presso l'Azienda Ospedale di Terni non siano stati attivati i servizi previsti  nella legge del 2008. Inoltre bisogna capire perché non sia stato possibile reperire i dati della USL 1 rispetto alle urgenze odontoiatriche”.