DeLuca(UNWEB) Perugia. Nel corso della sessione di Question time della seduta di oggi dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, il consigliere Thomas De Luca (M5S) ha chiesto all’assessore alla Salute, Luca Coletto chiarimenti sul Piano di monitoraggio dei contaminanti ambientali di origine animale prodotti nella Conca Ternana.


Nell’atto, De Luca domanda in particolare alla Giunta “se possa escludere a priori, considerato il gravissimo e incomprensibile ritardo nelle comunicazioni e nelle ordinanze, che l'esposizione ambientale che ha causato la contaminazione della filiera agroalimentare, abbia interessato anche decine di migliaia di cittadini residenti”. Inoltre chiede di sapere se l’Esecutivo, “dopo il nuovo piano di monitoraggio del 2015, non ritenga scientificamente inattendibile, non credibile, del tutto insignificante l'aver prelevato ed esaminato mediamente meno di due uova all'anno, non comunicando dove tali alimenti siano stati raccolti, se fossero allevamenti al chiuso o all'aperto, se gli animali fossero stati alimentati con mangimi prodotti nell'area del sito di interesse nazionale (Sin) Terni-Papigno”. Illustrando l’interrogazione De Luca ha ricordato che “nel 2013-2014 i risultati dei campionamenti di uova e latte ovino vennero comunicati dopo quattro anni dal riscontro delle prime non conformità. La Regione ha istituito nel 2015 un nuovo piano di monitoraggio sulla Conca Ternana per il quale è stato già comunicato che, dai risultati, non sarebbero state riscontrate non conformità. Tuttavia in questo nuovo piano si sarebbe immotivatamente passati dall'analisi di 22 campioni di uova del precedente piano a soli due campioni e dall'analisi di 26 allevamenti di latte ovino a sei soli campioni. Ricordiamo che il piano di monitoraggio dice che, in caso di superamento dei limiti di azione, vengano avviate indagini per individuare la sorgente di contaminazione per i dovuti provvedimenti e ridurre o eliminare la fonte di contaminazione. Cosa che, al momento, non risulta sia stata fatta”.
L’assessore Coletto ha risposto che: “a seguito dell’incendio di un deposito a Vascigliano (Stroncone) furono rilevate alcune criticità per il Pcb nei foraggi coltivati nella zona ed in alcuni alimenti. Per un quadro più preciso la Regione ha adottato, nel 2015, un piano di monitoraggio articolato nel quinquennio 2015-2019. il Piano prevede il controllo della filiera agro alimentare attraverso il campionamento ed analisi di matrice alimentare di origine animale e vegetale destinate all’alimentazione umana e, nei foraggi per l’alimentazione animale, per accertare livelli di contaminazione di Pcb, ipa e metalli pesanti. Le valutazioni finali saranno disponibili entro fine mese. Ogni anno sono stati eseguiti circa 40 campioni di alimenti di origine vegetale ed animale. La quasi totalità degli alimenti  campionati hanno dato esito negativo nella presenza di contaminanti. In alcuni casi si sono avuti risultati borderline che hanno evidenziato la necessità di approfondire le ricerche per cercare di individuare con precisione la fonte di contaminazione: un campione di carne bovina, un campione di latte ovino ed uno di uova di gallina. Pochi campioni hanno superato i limiti di legge: uova per pcb e vegetali per metalli pesanti. In questi casi sono stati presi provvedimenti per la tutela della salute dei cittadini. Visto l’esiguo numero di uova campionate, si evidenzia che questo è causato dalla diminuzione nel tempo dell’allevamento rurale di galline. Appare fuorviante valutare la validità del monitoraggio basandosi soltanto sul numero di campioni eseguiti sulla matrice di uova, in quanto il piano ha preso in considerazione molti altri alimenti prodotti nella Conca ternana e solo valutando la globalità dei risultati è possibile tratteggiare un quadro attendibile. Appena in possesso della valutazioni finali sui risultati del quinquennio verrà valutato l’andamento nel tempo, il livello di inquinamento negli alimenti e l’esposizione a cui è stata sottoposta la popolazione. Questo permetterà di programmare su basi scientifiche eventuali ulteriori azioni da mettere in atto a tutela della salute pubblica”.
Nella replica, De Luca ha rimarcato “la continuazione, anche da parte di questa Giunta, nella condotta negazionista che va avanti ormai da anni. È assolutamente falso che questo monitoraggio sia stato avviato dopo l’incendio di Vascigliano. È stato avviato invece con accordi fra il Ministero della Sanità, dell’Ambiente e la Regione Umbria. È stato avviato perché Terni è un sito di interesse nazionale sottoposto a bonifica con numerose fonti di emissioni di tipo industriale: primi produttori in Europa di pcb e di cromo. Oggi è necessario mettere in atto le giuste azioni, si continua a monitorare mentre i contaminanti vanno a finire fin dentro ai capelli e nei tessuti dei cittadini”.