SquartaIl presidente dell'Assemblea legislativa dell’Umbria, Marco Squarta (FdI), annuncia la presentazione di una mozione che mira ad “aiutare le famiglie umbre a pagare le rette dei centri estivi durante la stagione 2020 con le risorse del Fondo sociale europeo”. Squarta spiega che la sua iniziativa è pensata per “sostenere le famiglie e in particolare le donne che lavorano ed è rivolta ai nuclei famigliari con reddito Isee entro i 28mila euro”.

 

(UNWEB) Perugia,   - “Aiutare le famiglie umbre a pagare le rette dei centri estivi durante la stagione 2020 con le risorse del Fondo sociale europeo”: è questa la proposta che depositerà nei prossimi giorni il presidente dell'Assemblea legislativa dell’Umbria, Marco Squarta (FdI), attraverso una mozione. 

“Secondo l'ultimo report dell'Istat - spiega Squarta - l'Umbria è agli ultimi posti della classifica nazionale per quanto riguarda il numero di figli per donna. Se il numero medio in Italia è di 1,29 figli per donna in Umbria il valore si attesta sull'1,21, rispettivamente 1,22 a Perugia e 1,16 a Terni. Peggio di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, ma anche di Puglia e Calabria. L'età media delle madri umbre è di 32 anni, 35 invece quella dei papà”. 
   
Per contrastare il fenomeno della denatalità il presidente Squarta propone dunque di stanziare un fondo “per consentire ai genitori dei bambini tra i 3 e i tredici anni di fronteggiare la spesa dei centri estivi con i fondi europei favorendo, in questo modo, la massima partecipazione dei figli alle attività organizzate quando finisce la scuola”. 
  
“L'estate - spiega Squarta - non è così lontana per quei genitori che non potendo contare su aiuti esterni già iniziano a pensare alla gestione dei ragazzini. Qui stiamo parlando di un aiuto concreto per i cittadini umbri che in questa maniera potranno conciliare i loro impegni lavorativi con le esigenze dei più piccoli. Qualche numero? Nel sito internet Tuttitalia.it si legge che in Umbria sono 84.320 i ragazzini tra i 3 e i tredici anni”. 

Secondo la proposta di Squarta la Regione Umbria dovrebbe “attingere al Fondo sociale europeo per consentire alle famiglie con un reddito Isee entro i 28mila euro di fronteggiare la spesa e permettere ai bimbi di frequentare centri estivi pubblici, organizzati dai Comuni, oppure privati accreditati dalla Regione come associazioni, parrocchie, cooperative e altri enti”. 

“Questa mozione - conclude Squarta - è pensata per sostenere le famiglie e in particolare le donne che lavorano. Il Fondo sociale europeo è lo strumento più importante con cui l'Europa e le Regioni investono sulle persone e sul lavoro”.


LocandinaScacchi2

 AVIS

80x190