Paparelli3(UNWEB) Perugia. “L'unica cosa paradossale ed irrispettosa verso le tante persone colpite dal sisma, verso gli uomini della protezione civile, del volontariato e delle istituzioni, presenti costantemente in Valnerina sin dal 24 agosto 2016 sono le dichiarazioni di Pastorelli, cui va ricordato che tentare una becera propaganda elettorale sulla pelle delle persone e sui problemi delle ricostruzione è qualcosa di antitetico persino al senso morale comune”: lo afferma il portavoce dell’opposizione Fabio Paparelli (Pd).

“A legislazione vigente – spiega - e con la scarsità di personale negli uffici speciali della Regione e dei Comuni è stato fatto ad oggi il possibile, con una fase emergenziale gestita egregiamente e non saranno certo le dichiarazioni roboanti di Pastorelli e del neodirettore regionali, pronti ad appuntarsi sul petto avvisi di garanzia come medaglie (come da loro dichiarato ieri) ad accelerare la ricostruzione privata e le opere pubbliche. La Lega dimentica di aver governato il Paese per circa un anno e mezzo senza occuparsi minimamente del terremoto e delle sue problematiche, anzi aggravandole con la famosa legge ‘sbloccacantieri’, che disattese aspettative e richieste dei territori. Ricordo ancora, per chi ha corta memoria, che il governo leghista ha tentato, con un colpo di mano, di togliere ogni autonomia ai territori, quella che oggi viene rivendicata, espropriando le regioni del potere di veto sulle ordinanze commissariali, tentativo respinto solo grazie al ricorso alla Corte Costituzionale della Regione Umbria. Le sole cose che ricordiamo dei politici leghisti sono le assenze e le sporadiche apparizioni in occasione di consultazioni elettorali, come quella odierna”.

“Giova sottolineare – prosegue - che, a differenza del governo gialloverde, a trazione leghista, il governo Conte, sostenuto dal PD, solo dopo poche settimane dalla sua nascita, ha prodotto un nuovo decreto, il numero 123, che ha risolto almeno alcune delle problematiche esistenti, come le piccole difformità urbanistiche nel cratere o gli anticipi ai professionisti del 50 per cento delle parcelle. Lo stesso decreto, accogliendo le richieste dei territori interessati, ha creato, tra le altre cose, le condizioni per risolvere la gestione delle macerie, previsto misure antispopolamento, previsto la riduzione del 60 per cento degli importi da restituire in relazione alla busta pesante, il taglio agli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali che dovranno così restituirsi solo nella misura del 40 per cento, una procedura accelerata per l'avvio dei lavori basata sulle certificazioni dei professionisti; senza dimenticare che furono i nostri governi ad introdurre misure inedite per ricostruire il 100 per cento delle abitazioni, prime e seconde case, o risarcire il danno indiretto”. 

“Tuttavia – continua Paparelli - la ricostruzione va ancora a rilento, può e deve essere accelerata agendo ancora sul campo della semplificazione, assumendo nuovo personale, magari con agenzie interinali, per fare in fretta ed uniformare i contratti, migliorando la legislazione regionale, prontamente approvata nella scorsa legislatura, e per questo ci adopereremo affinché il neo commissario Legnini, in virtù del suo spessore e delle sue competenze, a differenza di quello nominato dai leghisti, dia una svolta, anche attraverso un tavolo permanente con tutti i soggetti interessati”.

“Siamo consapevoli – conclude - che quanto fatto sin qui non sia sufficiente e che ci sia molta strada da fare, ma l'allarme che abbiamo lanciato a Norcia e l'impegno con cui ci batteremo, se necessario anche nei confronti del governo attuale, per migliorare le cose, a partire dalla presentazione di una legge regionale volta a sanare le piccole difformità urbanistiche anche al di fuori del cratere, sarà massimo. Stia certo Pastorelli che il nostro impegno andrà di pari passo con il controllo sull'impegno e sulle promesse elettorali di una Lega incapace, in alcuni suoi esponenti, di unire la comunità politica intorno a questioni ancora irrisolte su cui si sono cimentati tre governi con luci e ombre ed un governo, quello di Salvini, non pervenuto”.