armida gargani1.jpeg(ASI) Ieri (26 febbraio), la lista Riconquistare l’Italia ha presentato la sua candidata al Senato per le elezioni suppletive di domenica 8 marzo.
Si tratta di Armida Gargani, classe 1949 avvocato civilista. Durante la presentazione la Gargani ha evidenziato la particolarità della sua candidatura, in quanto Riconquistare l'Italia è l’unico partito in corsa che vuole davvero riappropriarsi della Costituzione del ‘48 e dei suoi principi fondanti.
Questo aspetto fa si che ci sia una netta frattura e distinzione con tutti gli altri soggetti che si presentano alle elezioni umbre.
“Siamo per il ritorno ad un forte ruolo dello Stato nell’economia, presupposto fondamentale per poter realizzare gli obiettivi costituzionali della piena occupazione e della uguaglianza sostanziale.
Inoltre solo il rafforzamento dell'intervento dello Stato nella sanità, nella scuola e più in generale in tutti i settori in cui sono in gioco esigenze fondamentali della collettività, può garantire la effettiva tutela dei diritti sanciti in Costituzione.
Ma tutto ciò presuppone un grande lavoro di informazione e di rilettura della storia recente, per poter dimostrare agli elettori la necessità che il nostro Paese esca dall'Unione Europea.
I Trattati europei delineano infatti un modello incompatibile con la nostra Costituzione, perché vietano allo Stato italiano di intrevenire nelle forme e nei modi necessari per realizzare il progetto scritto dai padri costituenti nel 1948.
Si impone quindi una scelta: o la nostra Costituzione o l'Unione Europea.
Temi fondanti del Programma politico di Riconquistare l'Italia sono quindi, oltre al recesso dalla UE, il ritorno ad uno Stato dirigista e interventista sul modello dell'IRI, la tutela del lavoro in ogni sua forma, una sanità totalmente in mano allo Stato e con accesso gratuito e universale, un ritorno alla scuola come perno fondamentale per la costruzione della persona e quindi rifiuto della visione odierna di scuola come azienda, la repressione delle speculazioni e delle rendite finanziarie perseguite dal grande capitale.
Più in generale ci preme riaffermare la necessità che i servizi essenziali restino o tornino in mano pubblica e contrastare la logica dei vincoli di bilancio che ci impediscono di effettuare quelli ingenti investimenti di cui necessitano i cittadini e il territorio.” Così in una nota la lista Riconquistare l’Italia Umbria.