SimonaMeloni PDSimona Meloni (Pd-vice presidente Assemblea legislativa), in qualità di prima firmataria dell’interrogazione riguardante la vertenza Trafomec di Tavernelle (non discussa in Aula), fa sapere di aver provveduto, d’intesa con i colleghi consiglieri del Pd, Tommaso Bori e Fabio Paparelli (firmatari dell’atto), a richiedere all’assessore allo Sviluppo economico, Michele Fioroni, una risposta scritta per conoscere quali siano i reali intendimenti in proposito della Giunta regionale. Meloni ringrazia l’assessorato per “la tempestiva risposta”, sottolineando però che “la Regione, dopo anni di impegno, continua a seguire la vicenda, ma questo interessamento non ha ancora prodotto effetti concreti nella vita dei lavoratori”.

 

(UNWEB) Perugia, - “A causa della mancata discussione in Aula dell’interrogazione, di cui sono prima firmataria, circa la vertenza Trafomec di Tavernelle, ho provveduto, d’intesa con i colleghi consiglieri del Pd, Tommaso Bori e Fabio Paparelli (firmatari dell’atto), a richiedere all’assessore allo Sviluppo economico, Michele Fioroni, una risposta scritta per conoscere quali siano i reali intendimenti della Giunta regionale circa le criticità economiche e finanziare emerse in questi ultimi mesi, più volte segnalate dalle forze sindacali e dalle istituzioni locali”. Così Simona Meloni (Pd-vice presidente dell’Assemblea legislativa) che spiega come “pur comprendendo le difficoltà contingenti, abbiamo ritenuto opportuno sollecitare un intervento della Regione affinché i lavoratori della Trafomec potessero ricevere al più presto informazioni chiare circa l’evolversi di una vertenza che, ci auguriamo, possa essere risolta positivamente al più presto”.

Meloni, nel ringraziare l’assessorato per “la tempestiva risposta”, prende atto che “la Regione, dopo anni di impegno, continua a seguire la vicenda, ma, questo interessamento, non ha ancora prodotto effetti concreti nella vita dei lavoratori che anzi, proprio in questi giorni, hanno visto aggravarsi la loro posizione a causa del ricorso alla cassa integrazione a zero ore richiesta dall’azienda”.

“Questo segnale – commenta Meloni - ci appare molto preoccupante perché porta, di fatto, al blocco della produzione industriale e quindi al conclamarsi di una crisi aziendale. Spiace constatare inoltre che, in questo clima di forte incertezza e di grande preoccupazione, la Regione non abbia trovato la forza e la determinazione per mettere intorno ad un tavolo tutti gli attori coinvolti. Crediamo infatti – aggiunge - che, al netto delle difficoltà legate alla mancata presenza in Italia dell’amministratore cinese, la Regione non avrebbe dovuto tollerare oltre il consentito questo comportamento di totale chiusura dell’azienda, che da tempo esclude i lavoratori e le forze sindacali da un percorso di chiarimento sul futuro di questo storico presidio produttivo”.

Per Meloni è pertanto “indispensabile che la Regione coinvolga da subito, insieme alla Rsu, quanti sono direttamente coinvolti in questa complicata vicenda, a partire dalla proprietà e dai suoi nuovi consulenti che, per storia professionale e impegno pubblico, non sono estranei alle dinamiche regionali, oltre che i rappresentanti della Cooperativa Piegarese, che ha recentemente acquisito all’incanto i capannoni della Trafomec di Tavernelle”.

Secondo la vice Presidente dell’Assemblea legislativa “serve dunque capire, al più presto, se esiste davvero un piano di rilancio aziendale credibile; se è possibile, come pare, a seguito del recente acquisto di Trafomec Europe da parte di Trafomec Shanghai con sede a Milano, risolvere le criticità finanziarie e le difficoltà di accesso al credito causate dalla natura giuridica dell'impresa cinese, e riorganizzare l’azienda tutelando il lavoro e i lavoratori. Diversamente - conclude Meloni - la Regione si assuma l’impegno di favorire una nuova fase, prima che vengano messa in discussione l’integrità del sito produttivo e la salvaguardia di ogni singolo posto di lavoro”.


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