De LUCAIl capogruppo del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca annuncia la presentazione di una interrogazione in cui chiede di sapere gli intendimenti della Giunta regionale circa le azioni da mettere in campo per il contrasto al Covid-19. De Luca chiede sostanzialmente la “implementazione di test a tappeto tramite il potenziamento dei centri di analisi e l’acquisto di massicce quantità di kit veloci e affidabili”.

 

(UNWEB) Perugia  Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca annuncia la presentazione di una interrogazione alla Giunta regionale per sapere se stia considerando “politiche di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid19 tramite l’implementazione di test a tappeto, sia potenziando i centri di analisi, sia facendo ricorso all’acquisto di massicce quantità di kit già reperibili sul mercato per l’individuazione delle persone contagiate, dando priorità ai lavoratori più esposti, fintanto a tutte le persone che ad oggi manifestano dei sintomi ma sono lasciate in osservazione”. Il capogruppo pentastellato chiede anche se l’Esecutivo regionale intenda, in questo modo, “applicare il principio di massima precauzione individuando ed isolando preventivamente le persone contagiate anche in forma asintomatica, contrastando in maniera maggiormente efficace la diffusione del virus”.

De Luca, prende a riferimento una recente ricerca del professore ordinario di Immunologia clinica dell'Università di Firenze, Sergio Romagnani che “sulla base dello studio sugli abitanti di Vo' Euganeo, dove i 3mila abitanti del paese sono stati sottoposti a tampone, ha rilevato come la grande maggioranza delle persone infettate da Covid-19, tra il 50 e il 75 per cento è completamente asintomatica,  rappresentando però una formidabile fonte di contagio”, affermando dunque che “la percentuale delle persone infette, anche se asintomatiche, nella popolazione è altissima e rappresenta la maggioranza dei casi soprattutto, ma non solo, tra i giovani; e l'isolamento degli asintomatici è essenziale per riuscire a controllare la diffusione del virus e la gravità della malattia".
De Luca non manca di portare, a tal proposito, anche riferimenti e dati relativi a quanto sta avvenendo in Corea del Sud dove “circa ventimila persone al giorno vengono testate e il controllo a ritmo continuo”.
 
“Alla data del 15 marzo – scrive De Luca nel suo atto ispettivo -  sono stati effettuati in tutta Italia oltre 125mila tamponi, prevalentemente a pazienti che si dichiarano sintomatici. La procedura per l’effettuazione di un test può richiedere fino a 6 ore con un costo stimato di 30 euro a tampone, ma la mole di richieste che provengono da ogni territorio sta intasando i laboratori con il rischio di ritardare i tempi di risposta, sia altre analisi urgenti. Ad oggi – rileva De Luca - sono stati sviluppati molti kit diagnostici in grado di dare risposte istantanee ed affidabili. Test diagnostici più rapidi che possono analizzare un numero maggiore di campioni contemporaneamente, impiegando fino dai 15 ai 40 minuti per dare un responso positivo o negativo anche con costi sensibilmente ridotti”.
Dopo aver fatto riferimento, a titolo di esempio ad un “test rapido diagnostico in vitro come il ‘VivaDiagCovid19’ , in grado di rilevare con certezza la positività o meno al Coronavirus”, De Luca evidenzia che “molte Regioni si sono mosse o si stanno muovendo per l’acquisto massiccio di test. Secondo fonti giornalistiche – precisa il capogruppo pentastellato - la Campania ha già prenotato un milione di kit. In Puglia se ne farebbe già un largo uso in ospedali, cliniche, centri medici. Ulteriori richieste sarebbero arrivate da Calabria, Basilicata, Sicilia, Liguria e Lombardia. Alcuni dispositivi sarebbero stati forniti in omaggio anche a primari istituti di ricerca quali il ‘Sacco’  e il  ‘Niguarda’ di Milano e al ‘San Matteo’ di Pavia.
 
“Il costo,  in questo caso – commenta De Luca -  sarebbe estremamente contenuto. Stando a quanto riporta la testata online ‘lanuovacalabria.it’, a Catanzaro – conclude -, tramite richiesta di offerta sul Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA), per l'acquisto di 5mila test l’importo a base d'asta sarebbe pari a Euro 90mila, cioè 18 euro a test come base d’asta facendo supporre con tutta probabilità che in fase di aggiudicazione si potrebbe risparmiare almeno il 50 per cento rispetto alla stima dei costi per un test tradizionale”.