Paparelli PDIl consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd) annuncia la presentazione di un'interrogazione in materia di coronavirus e nello specifico rispetto alla “trasparenza su test rapidi e contagiati in sanità”. Paparelli chiede quindi alla Giunta regionale di sapere “quali test rapidi sono stati acquistati, per quale uso definito, il relativo costo unitario e le procedure seguite per l’acquisto stesso”, ma anche “il numero del personale sanitario che è stato posto in quarantena, quanti di loro hanno contratto l’infezione da Covid–19 ed il numero del personale in malattia per le Aziende sanitarie regionali”.

 

(UNWEB) Perugia,  – Il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd) annuncia la presentazione di un'interrogazione (a risposta scritta) in materia di coronavirus e nello specifico rispetto alla “trasparenza su test rapidi e contagiati in sanità”. Paparelli chiede quindi alla Giunta regionale di sapere “quali test rapidi sono stati acquistati, per quale uso definito, il relativo costo unitario e le procedure seguite per l’acquisto stesso”, ma anche “il numero del personale sanitario che è stato posto in quarantena, quanti di loro hanno contratto l’infezione da Covid–19 ed il numero del personale in malattia per le Aziende sanitarie regionali (con riferimento alla data di risposta alla interrogazione)”.

Nel suo atto ispettivo, Paparelli ricorda che “in data 30 marzo 2020 la Regione Umbria ha dato il via all’utilizzo dei Test rapidi al fine di contenere la diffusione dell’Infezione da Covid–19. In un primo momento sono stati messi a disposizione 5mila test immunologici con la previsione di riceverne ulteriori 10mila nella settimana successiva. Tali test – spiega Paparelli - serviranno per sottoporre a controllo tutte le persone che arrivano al pronto Soccorso degli ospedali e tutti i ricoverati nelle aree grigie. Verranno inoltre utilizzati per gli abitanti di quelle zone della nostra regione dove è stata riscontrata una concentrazione elevata di casi positivi, come la Frazione Pozzo di Gualdo Cattaneo. Saranno effettuati test – aggiunge - anche nelle strutture territoriali, le strutture sanitarie e socio – sanitarie, ai medici, farmacisti e operatori sintomatici che operano nelle strutture socio – sanitarie e sociali e lavoratori sintomatici dei cosiddetti ‘Servizi essenziali’. Tali test sono considerati dallo stesso ISS sperimentali e da testare. Ne esistono di varia natura, efficacia ed uso”.

“Il personale sanitario della nostra regione – conclude Paparelli - sin da subito ha mostrato grande professionalità e spirito di servizio, ma la mancanza di dispositivi di protezione individuale ha fatto sì che molti di loro venissero contagiati e posti in quarantena”.