BORI PDIl capogruppo regionale del Pd Tommaso Bori annuncia la presentazione di una mozione per chiedere alla Regione di “accogliere il pacchetto di misure sociali urgenti e sul diritto allo studio, in favore di giovani e studenti, promosso da associazioni universitarie e sindacati”. Per Bori “l’emergenza covid-19 si sta dimostrando particolarmente critica per giovani e studenti” e per questo servono le “proposte delle organizzazioni su affitti, abbonamenti, borse di studio, didattica a distanza, formazione e lavoro”.

 

(UNWEB) Perugia  - “La crisi economica e sociale sopraggiunta a seguito dell’emergenza sanitaria sta condizionando fortemente anche il mondo dei giovani e degli studenti, con evidenti ripercussioni sul mondo del lavoro, della scuola e dell’università”. È quanto dichiara il capogruppo regionale del Partito democratico Tommaso Bori che annuncia la presentazione di una mozione affinché “la Regione intervenga immediatamente fornendo strumenti di supporto e sostegno alle persone e le famiglie che non possono più permettersi di pagare gli effetti di questa crisi, sacrificando una buona parte del loro futuro educativo, formativo e lavorativo”. “I temi indicati nella mozione - spiega - sono poco affrontati in questa fase, ma occorre dedicare loro maggiore attenzione perché saranno cruciali per il futuro delle nostre comunità e strategici per la ripresa nella nostra Regione”.

Bori fa propria “la piattaforma di proposte elaborate dalle associazioni sindacali degli studenti universitari e delle scuole ‘Non me lo posso permettere’ per promuovere la più ampia convergenza possibile affinché le istituzioni e le forze politiche possano impegnarsi a dare risposte concrete ad un disagio crescente”.

“La mozione – spiega Bori – chiede di istituire un Fondo regionale straordinario per sostenere in questa fase il peso degli affitti, in favore di studenti fuori sede o umbri in situazione di difficoltà economica, così come per gli studenti lavoratori, lavoratori precari e disoccupati che non riescono a sostenere un canone di locazione, prevedendo un meccanismo di progressività del contributo che tenga conto anche dei costi per le utenze e per le spese che ricadono sul conduttore. Altro tema affrontato è quello dei trasporti: attraverso una convenzione da stipulare con Umbria Tpl e Mobilità, viene chiesto un intervento finalizzato al recupero dei giorni di mancato sfruttamento del servizio da applicare ai trasporti urbani dei comuni interessati ed extra-urbani su scala regionale, relativamente agli abbonamenti in corso di validità al 5 marzo 2020, prevedendo che tale periodo venga aggiunto a seguito del termine della durata dell’abbonamento, prolungandone la validità per il periodo pari alla durata della sospensione delle attività didattiche. Si richiede di dare inoltre la possibilità di un rimborso pari al costo dell’abbonamento nel periodo di sospensione delle attività didattiche agli studenti che stanno ultimando il percorso di studi, studenti in mobilità internazionale o laureandi. Data l'impossibilità di recuperare i giorni di mancato sfruttamento, nel caso di abbonamenti scolastici annuali, si chiede di applicare un’agevolazione, pari al 20 per cento del costo sostenuto, al momento dell’acquisto di quello nuovo”.

“Per il diritto allo studio – prosegue Bori - proponiamo alla Regione di integrare con proprie risorse il Fondo Integrativo Statale destinato all’Umbria al fine di assicurare, anche per il nuovo anno accademico, la copertura totale delle borse di studio. Anche per gli studenti delle scuole di secondo grado si chiede di incrementare la somma erogata agli aventi diritto, attualmente di 200 euro a borsa di studio, ripensando anche i criteri d’accesso per consentirne una maggiore copertura. Inoltre la dotazione di supporti informatici e delle piattaforme online potrebbero essere agevolati attraverso un sostegno economico finalizzato all'acquisto di strumenti digitali per la didattica, per gli studenti con Isee inferiore ai 23mila euro”.

“Per quanto riguarda il lavoro – continua bori - l’obiettivo è quello di ripensare il sistema delle politiche attive del lavoro e quello delle misure di sostegno al reddito, mettendo in campo sinergie nuove e un ulteriore rafforzamento del rapporto tra i Centri per l’impiego, Arpal, Agenzie private per il lavoro e sistema di formazione scolastica e universitaria, al fine di includere maggiormente anche le categorie più vulnerabili e tutti i lavoratori e le lavoratrici della cosiddetta Gig economy, anche attraverso una revisione e un potenziamento del portale regionale LavoroXte. Sul tema della formazione, infine, viene proposto di creare uno spazio di coordinamento e pianificazione condiviso con gli Istituti di Alta Formazione del territorio, mettendo in campo una strategia di medio periodo per la formazione e l’avviamento al mondo del lavoro dei giovani laureati umbri per creare le condizioni affinché venga superata la crisi occupazionale aggravata recentemente anche dalle conseguente dell’emergenza sanitaria, economica e sociale in corso”.