pdf(UNWEB) «Abbiamo tutti molto di cui preoccuparci all’uscita da questo periodo di crisi e con la ripresa delle attività lavorative, ci farà bene prendere atto che siamo sopravvissuti senza traumi alla chiusura dei centri commerciali la domenica e che il nostro vivere non può essere concentrato solo sui consumi, privilegiando il mercato a scapito della persona», ha dichiarato Gaia Corrieri, del PdF Umbria nel giorno della Festa del Lavoro che, con la lenta ripresa delle attività, sembra preannunciare una seria precarietà per molte famiglie.


«Nella ricorrenza più solenne con cui anche l’Italia vuole difendere il lavoro dallo sfruttamento, come donna, vorrei provare a riabilitare quell’idea di occupazione che era rispettosa della dignità dell’impiego, della sua continuità e stabilità salariale e che nel gergo nazionale abbiamo sentito chiamare simpaticamente “posto fisso”», ha continuato Corrieri ricordando che questa idea di lavoro ha comunque permesso a molte generazioni anche di metter su famiglia.
«Auspico che la capacità legislativa, in ossequio allo scopo della giornata odierna, si riappropri quanto prima di un principio essenziale di buonsenso e di giustizia, soprattutto per il lavoro femminile (anche domestico) che costretto ai tempi e ed ai ritmi prettamente maschili, ha prodotto uno sfruttamento perfido e silenzioso», ha concluso Gaia Corrieri.