95948858 2690615264508828 6767882561638105088 oÈ approdata oggi in Seconda Commissione la mozione del consigliere Vincenzo Bianconi (Gruppo misto) che mira ad impegnare la Giunta regionale a “predisporre le risorse per emanare un bando per l’assegnazione di contributi regionali a fondo perduto per la sostituzione o l’efficientamento di impianti termici civili presenti nel territorio regionale, installazione di elettro-filtri ed eventuali altre misure finalizzate al risparmio energetico e al miglioramento della qualità dell’aria”. Alla riunione hanno preso parte il docente Franco Cotana (UniPg) ed il dirigente regionale, Andrea Monsignori.

 

(UNWEB) Perugia, 6 maggio 2020 – È approdata oggi in Seconda Commissione, presieduta da Valerio Mancini, come deciso dall’Aula (https://tinyurl.com/s9a5b96 (link is external)), la mozione del consigliere Vincenzo Bianconi (Gruppo misto) che mira ad impegnare la Giunta regionale a “predisporre entro il prossimo esercizio utile le risorse necessarie ad emanare un bando per l’assegnazione di contributi regionali a fondo perduto per la sostituzione o l’efficientamento di impianti termici civili presenti nel territorio regionale, installazione di elettro-filtri ed eventuali altre misure finalizzate al risparmio energetico e al miglioramento della qualità dell’aria”.

Invitati in audizione Franco Cotana (Ordinario di Fisica Tecnica Industriale del Dipartimento di Ingegneria dell’università di Perugia) e il dirigente regionale, Andrea Monsignori. Dai loro interventi è emerso che l’Umbria può giocare un ruolo particolarmente importante nell’ambito della bio-energia. Nella filiera legna-energia l’Umbria può vantare un patrimonio boschivo particolarmente ampio e uno sviluppo in questo ambito può anche rappresentare un’importante opportunità per l’occupazione. È stato sottolineato, tra l’altro, il fatto che ci sono alcuni boschi che non vengono tagliati da oltre 40 anni, quando il tempo medio sarebbe di circa 20.

In fatto di raggiungimento degli obiettivi, fissati dall’Europa, tra i quali quello del ‘20/20/20’, l’Umbria lo ha centrato pienamente e sarebbe anche tra quelle regioni che può centrare l’altro obiettivo fissato al 2030 che riguarda la produzione del 50 per cento di energia da fonti rinnovabili. E affinché l’Umbria possa rappresentare sempre più un ‘cuore verde’ è necessario puntare, in ambito ambientale, su ricerca, innovazione e filiere. Gli strumenti di programmazione, ha sottolineato soprattutto Monsignori, dovranno tenere conto dei risultati emersi, rispetto all’utilizzo intelligente dell’energia, del Piano regionale della qualità dell’aria del 2013, dal quale emerge una fotografia della situazione. Un obiettivo importante rimane l’efficientamento degli edifici pubblici ed in questo ambito, è stato puntualizzato, sono previste maggiori risorse”.

È stato lo stesso proponente ad illustrare l’atto. Bianconi ha spiegato che l’obiettivo della sua iniziativa è quello di ridurre le emissioni in atmosfera, ridurre i consumi energetici per attivare una serie di benefici, il primo dei quali è di tipo culturale, in linea con l’ambizione della nostra regione di continuare ad essere il ‘cuore verde d’Italia’. Un’Umbria – ha detto – sempre virtuosa e modello per le altre regioni. Vanno quindi previste politiche che puntino ad una qualità ambientale partendo dall’aria, in generale buona, ma che in alcune zone presenta delle criticità da non sottovalutare, soprattutto nella Conca ternana. Ridurre le emissioni ed i consumi significa anche abbassare il costo energetico che le famiglie sono chiamate a sostenere. Ed oggi – ha rimarcato -, in questa crisi dovuta alla pandemia in corso, ridurre i costi energetici con interventi finanziati può aiutare molte famiglie”.

Al termine dell’audizione, dove alcuni commissari hanno posto domande ai due ospiti, Bianconi ha sottolineato l’importanza di “lavorare con iniziative puntuali all’interno di un progetto generale. Importante strumento è il Piano regionale della qualità dell’aria e la strategia energetica ambientale che la Regione deve rivedere e riprogrammare. Oggi, prima di avanzare qualunque ipotesi di intervento – ha concluso - è importante sapere le reali risorse a disposizione. Le priorità degli interventi riguardano comunque quelle aree dove l’impatto dell’aria sulla salute crea criticità”.

Il presidente Mancini, nel sottolineare come i boschi rappresentino una “importante opportunità anche per l’occupazione e per la vigilanza e salvaguardia del territorio”, ha evidenziato la necessità di una sintesi tra fonti finanziarie e progetti”. Per questo chiederà agli uffici regionali competenti la necessaria documentazione riguardante bandi e altre forme di finanziamento, oltre a prevedere a breve un’audizione con altri tecnici della Regione. Lo stesso presidente ha manifestato infine l’intenzione di predisporre, al termine della discussione dell’atto, un documento condiviso con l’obiettivo di ottimizzare ed agevolare l’utilizzo delle risorse a disposizione.