BORI PDIl capogruppo del Partito democratico Tommaso Bori annuncia la presentazione di una mozione per impegnare la Giunta regionale a promuovere un intervento in favore di quanti hanno iniziato a seguire un iter di formazione e avviamento al lavoro ed hanno dovuto sospenderlo a causa dell'emergenza sanitaria.

 

(UNWEB) Perugia,  “La Giunta Regionale ha il dovere di intervenire per assicurare continuità economica e percorsi certi a tutti coloro che, in questi mesi, si sono visti sospendere il proprio tirocinio extra-curricolare a causa dell'emergenza sanitaria": e’ quanto chiede alla Giunta regionale il capogruppo Pd in Assemblea legislativa, Tommaso Bori, annunciando una mozione al fine di “promuovere e stimolare un intervento in favore di quanti hanno iniziato a seguire un iter di formazione e avviamento al lavoro, che deve poter essere assicurato e concluso con successo".

"L'attività di tirocinio - sottolinea Bori - oltre a rappresentare un'occasione di formazione e inserimento nel mondo del lavoro per tanti giovani, donne e disoccupati, rappresenta, di fatto, anche una forma di reddito di sussistenza. Quei percorsi di formazione attivati prima del 13 marzo, tramite tirocini extra-curriculari che risultano sospesi, hanno perso dunque ogni possibilità di assicurare anche la minima indennità prevista. Pertanto, anche sulla base di misure analoghe attivate in altre regioni, tra cui l'Emilia-Romagna, invitiamo la Giunta a stanziare le risorse necessarie ad erogare un contributo una tantum, a valere sulle disponibilità previste del Fondo sociale europeo, a quanti si sono visti interrompere il proprio percorso di inserimento al lavoro”.

“Nella speranza che al più presto - conclude Bori - possano essere riattivate tutte le misure di politiche attive e avviamento professionale previste dalla Regione Umbria, un contributo una tantum di almeno 450 euro o, di 900 euro, nel caso di disabili, appare quanto mai indispensabile per colmare l'assenza di altre misure di sostegno e inclusione sociale".


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