98416137 2701027810134240 5328237355406983168 nSi è svolta questo pomeriggio a Palazzo Cesaroni, in videoconferenza, la seduta del Comitato per il controllo e la valutazione, presieduto da Thomas De Luca. Al centro dei lavori l’audizione del direttore regionale Claudio Dario sulla deliberazione dell’Assemblea legislativa relativa agli “interventi straordinari per fronteggiare gli effetti diretti ed indiretti dell’emergenza Coronavirus”.

Prima del termine dell’incontro, i consiglieri regionali Pastorelli, Rondini e Carissimi hanno abbandonato i lavori, facendo mancare il numero legale, ritenendo le domande inappropriate ed estranee all’ordine del giorno della seduta.

(UNWEB) Perugia,   La seduta odierna del Comitato per il controllo e la valutazione, dedicata all’audizione del direttore regionale Claudio Dario sulla deliberazione dell’Assemblea legislativa relativa agli “interventi straordinari per fronteggiare gli effetti diretti ed indiretti dell’emergenza Coronavirus”, si è conclusa con l’abbandono dei lavori da parte dei consiglieri della Lega (Stefano Pastorelli, Eugenio Rondini e Daniele Carissimi) e la conseguente mancanza del numero legale.

Gli esponenti della Lega hanno contestato al presidente Thoma De Luca l'appropriatezza delle domande poste al direttore Dario, ritenute “estranee all’argomento all’ordine del giorno, non ammissibili e tese valutare atti amministrativi che esulano dalle competenze del Comitato”.

L’organismo dell’Assemblea legislativa è giunto a questo epilogo dopo alcune questioni poste a Claudio Dario dai consiglieri regionale Michele Bettarelli e Tommaso Bori (Pd) in relazione alla validità dei test rapidi adottati per affrontare l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, alle procedure amministrative adottate, alle modalità di scelta del fornitore e alla validità medica e scientifica dei test stessi.

Il direttore Dario ha replicato spiegando il contesto “complesso” delle giornate della metà di marzo in cui sono state prese quelle decisioni, le modalità di scelta del test, l’esito delle sperimentazioni avviate e le valutazioni positive espresse dalla dottoressa Mencacci e dal comitato scientifico dell’Università sull’efficacia dei test rapidi. Essi, ha evidenziato, sono in grado di fornire un esito nel giro di 15 minuti e sono stati particolarmente utili nei pronto soccorso, soprattutto nella prima fase dell’epidemia, per poter dividere i pazienti sintomatici, separando i Covid dagli influenzati. L’esito positivo del test rapido (sierologico) doveva poi essere confermato da un test molecolare, da effettuare a distanze di circa una settimana. Per Claudio Dario la scelta di ordinare 15mila test rapidi si sarebbe rivelata positiva, garantendo all’Umbria la disponibilità di uno strumento che si sarebbe poi rivelato molto utile.

Quando, in seguito alle risposte fornite dal direttore, si è manifestata l’intenzione dei consiglieri Dem di approfondire ulteriormente le questioni sollevate, gli esponenti della Lega hanno prima chiesto al presidente De Luca di soprassedere e poi hanno abbandonato i lavori.


 AVIS

80x190