LegaI consiglieri regionali del gruppo della Lega tornano su quanto accaduto nell’ultima seduta del Comitato per il controllo e la valutazione sostenendo di “non poter tollerare che il Comitato venga utilizzato in maniera strumentale”. I consiglieri della Lega sottolineando di “essere stati costretti ad abbandonare la seduta in quanto era l’unico modo per non continuare a spingersi in ambiti che non sono consentiti da Statuto e regolamento”.

 

(UNWEB) Perugia,  “Non possiamo tollerare che il Comitato per il controllo e valutazione venga utilizzato in maniera strumentale”. È quanto dichiarano i componenti del gruppo regionale della Lega in riferimento a quanto accaduto nell’ultima riunione (https://tinyurl.com/yde25clt (link is external)), spiegando di essere “stati costretti ad abbandonare l’ultima seduta, perché con il cavallo di troia dell’emergenza Covid, si cercava sotto la copertura di innocue domande e di partigiane ricostruzioni della legge, di spingersi in ambiti che non sono consentiti al Comitato”. 

“Non vorremmo nemmeno rispondere ai gratuiti attacchi che ci riservano i vocianti esponenti di Pd e M5S – proseguono i consiglieri della Lega -  ma proprio per chiarezza e trasparenza lo faremo. Il Comitato per il controllo e la valutazione, secondo lo Statuto e il regolamento regionale, può e deve occuparsi della verifica dell’attuazione delle leggi, delle risoluzioni e dell’ordine del giorno, ma limitandosi alle proprie prerogative senza costantemente debordare oltre i limiti ben definiti dalle norme regolamentari. Nel caso specifico l’ordine del giorno in analisi, peraltro mero atto di indirizzo generalissimo, era il numero 20 del 18 marzo scorso, era stato approvato dall’Assemblea legislativa all’unanimità ed impegnava la Giunta, tra l’altro, a continuare l’impegno sia sul fronte personale che degli strumenti e delle dotazioni teso ad affrontare l’emergenza sanitaria a tutela della salute e della comunità umbra. Nelle ultime due sedute i Commissari di minoranza hanno ritenuto di sollecitare i soggetti auditi, addentrandosi oltre i limiti consentiti esplorando la forma delle procedure seguite, arrogandosi la  legittimità di soddisfare ogni più ampia curiosità, contrariamente al consentito”.
“Le prerogative del Comitato – sottolineano i componenti del gruppo della Lega - per legge arrivano a verificare se un provvedimento è attuato o meno e non anche se è legittimo, travalicando competenze proprie di altri strumenti e organi istituzionali. Abbiamo scelto di abbandonare il Comitato dopo che il Presidente non ha consentito di votare l’interruzione di tale inadeguata conduzione della Commissione e di seguire quindi le regole, arrogandosi il diritto di scegliere di proseguire in un percorso che continuava a snaturare il ruolo del Comitato. Comitato che il Presidente conduce come se incarnasse le funzione  insieme del Tar, della Corte dei Conti e di una Commissione di Inchiesta”. 

“La legge va rispettata – continuano i consiglieri della Lega - e le sue prerogative rispettate. Abbandonare la sessione era l’unico modo per non continuare nella deviazione in cui il Comitato è stato indebitamente condotto da una preconcetta e inquisitoria guida. Non vi è altra ragione. Spiace vedere come ancora una volta la minoranza che si dice collaborativa, tenti solo di censurare l’operato di codesta Giunta e imputare retropensieri inesistenti ed inaccettabili a questa maggioranza. Non temiamo nessuna domanda – concludono-, vogliamo solo preservare il rispetto di norme, competenze, prerogative ed attribuzioni”.


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