100368993 2708345482735806 3913375356014297088 oI soggetti istituzionali e professionali interessati alla ricostruzione post sisma 2009 (Media Valle del Tevere) verranno nuovamente invitati dalla Seconda Commissione, la prossima settimana, per essere ascoltati rispetto alla proposta di legge firmata da tutti i componenti della Commissione che apporta modifiche alla legge ‘3/2013’ che dettava norme per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma in questione. L’obiettivo è quello di allargare la platea dei finanziamenti e portare a termine la ricostruzione nelle aree colpite.

 

(UNWEB) Perugia,   I soggetti istituzionali e professionali interessati alla ricostruzione post sisma 2009 (Media Valle del Tevere) verranno nuovamente invitati dalla Seconda Commissione, la prossima settimana, per essere ascoltati rispetto alla proposta di legge firmata da tutti i componenti della Commissione (Mancini-presidente, Bianconi-vice presidente, Bettarelli e Paparelli-Pd, Carissimi, Nicchi, Pastorelli e Rondini-Lega) che apporta modifiche alla legge ‘3/2013’ che dettava norme per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma in questione.

Le modifiche ed integrazioni al testo legislativo hanno lo scopo principale, come si legge nella relazione che accompagna l’atto, di allargare la platea dei beneficiari dei finanziamenti. Verrebbero infatti comprese tutte le tipologie di fabbricati ad oggi non considerate nella ricostruzione e quindi rimasti incompleti. Attualmente i contributi previsti non comprendono le pertinenze delle abitazioni principali, gli edifici non destinati ad abitazione principale e tutti gli edifici agricoli, artigianali e industriali, anche dismessi, presenti nei territori colpiti dal sisma. L'integrazione proposta consentirebbe sostanzialmente di inglobare nell'accesso al finanziamento tutto il patrimonio edilizio non ricadente nelle tipologie solo parzialmente considerate in precedenza, con conseguente relativo monitoraggio e stima del patrimonio stesso.

Con queste modifiche legislative ci si allineerebbe – come viene spiegato nel documento - anche alla normativa vigente per la ricostruzione post sisma 2016, che ora consente l'alienazione del diritto di proprietà salvaguardando il diritto al finanziamento, mentre attualmente le norme per la ricostruzione post sisma 2009 non permettono tale alienazione, creando una evidente disparità di trattamento. Viene prevista inoltre la possibilità di cumulare i contributi del Sisma 2009 con altre agevolazioni fiscali per la quota parte dei lavori esclusi dai finanziamenti, nonché quella di concedere il contributo per l'autonoma sistemazione anche a chi deve allontanarsi da casa, durante i lavori, per un massimo di due anni.

La modifica legislativa in questione persegue anche lo scopo di aiutare le imprese che si trovano in difficoltà con gli obblighi contributivi ai fini dell'acquisizione del DURC, facendo intervenire direttamente i Comuni per i pagamenti di tali obblighi, a decurtazione degli importi dei SAL, il tutto allo scopo di ottenere il rilascio dei DURC e accedere ai finanziamenti. Viene anche prevista l'eliminazione del divieto di procedere con il cambio di destinazione d'uso degli edifici colpiti dal sisma 2009, cambio di destinazione che attualmente è possibile solo dopo due anni dalla fine dei lavori. Questo passaggio, secondo i proponenti, consentirebbe di agevolare la nascita di nuove realtà commerciali, turistiche, artigianali, produttive e culturali, ridando vita ai meravigliosi borghi delle zone colpite e a tutto il territorio agricolo circostante.

Tra gli obiettivi ci sono dunque anche quelli del ripopolamento delle aree danneggiate, il rilancio economico delle attività e la rivitalizzazione dei paesi. E sempre secondo i firmatari della proposta legislativa, riuscire a completare questa ricostruzione consentirebbe di restituire decoro e dignità ai Comuni e a tutte le relative Frazioni colpite, aventi complessivamente un importante bacino di abitanti. Vorrebbe dire dare un forte impulso al lavoro di tanti professionisti del territorio, alle imprese e agli artigiani, oltre a consentire un rilancio economico, culturale e turistico dell'intero territorio interessato. In questo momento di emergenza sanitaria Covid-19, un segnale di questo tipo avrebbe una rilevanza ancor più consistente.

A margine della riunione, il presidente Valerio Mancini ha espresso “soddisfazione” per la condivisione e la firma sull’atto da parte di tutti i componenti della Commissione ed ha espresso gratitudine agli Uffici legislativi dell’Assemblea e alla struttura tecnica dell’Assessorato competente che hanno lavorato insieme per la predisposizione del documento legislativo.