FORAIl consigliere Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) annuncia la presentazione di una mozione con cui chiede alla Giunta di Palazzo Donini di “sospendere qualsiasi rilascio di autorizzazione dell’utilizzo del combustibile solido secondario (Css) nei cementifici almeno fino all’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa del nuovo piano regionale dei rifiuti”.

 

(UNWEB) Perugia,    “Ho depositato una mozione all’Assemblea legislativa dell’Umbria con la quale si impegna la Giunta regionale a sospendere qualsiasi rilascio di autorizzazione dell’utilizzo del combustibile solido secondario (Css) nei cementifici almeno fino all’approvazione da parte dell’Assemblea del nuovo Piano regionale dei rifiuti, al fine di non pregiudicarne l’esito e l’impostazione complessiva, che andrebbe perciò a contrastare con le linee programmatiche della stessa Giunta”.

L’atto di indirizzo auspica inoltre che venga presentato quanto prima il nuovo Piano e che sul documento “si apra un processo di partecipazione alle comunità locali davvero innovativo che rappresenterebbe un bel segnale di attenzione per le amministrazioni comunali, per i cittadini umbri e le associazioni tutte. Da molti anni - evidenzia Fora - in Umbria si sviluppa il dibattito sulla chiusura del ciclo dei rifiuti e il tema degli impianti di termovalorizzazione così come quello del possibile utilizzo dei cementifici per il Css è sempre stato un terreno di forte scontro politico. Nella recente campagna elettorale lo schieramento della presidente della Giunta, Donatella Tesei, a livello mediatico sembrava propenso all’utilizzo degli inceneritori, mentre più netta, chiara e contraria era la posizione dello schieramento delle forze di centro sinistra e del Movimento 5 stelle. Il no agli inceneritori in Umbria è stata la prima posizione pubblica che ho preso nel periodo in cui fui candidato presidente dei movimenti civici e del Partito Democratico”.

“In realtà - spiega Andrea Fora - anche il programma elettorale della presidente Tesei, a pagina 38, riproposto identico a pagina 50 sulle linee programmatiche presentate ed approvate dall’Assemblea legislativa il 23 dicembre 2019, sul punto sembra essere chiaro quando si legge ‘occorre dunque disincentivare in ogni modo il ricorso allo smaltimento in discarica o all’incenerimento che in presenza di un sistema di raccolta e riciclo efficiente sarebbe antieconomico in una realtà piccola come l’Umbria’. Nella mozione faccio inoltre presente che solo poco tempo fa l’assessore all’Ambiente, Roberto Morroni, dichiarava che ‘questo Esecutivo si impegna a portare all’attenzione dell’Aula entro il 2020 l’analisi di un nuovo Piano regionale dei rifiuti per proiettare l’Umbria su un piano di modernità e di piena funzionalità del sistema di gestione dei rifiuti’. E’ evidente - aggiunge - che è interesse anche della stessa maggioranza evitare ogni fuga in avanti che possa predeterminare le conclusioni del nuovo Piano dei rifiuti, che se sarà davvero improntato alla chiusura del ciclo dei rifiuti, alla loro differenziazione spinta e improntato a criteri di modernità come affermato dall’assessore Morroni, necessariamente renderà inutile tanto il ricorso agli inceneritori, quanto all’utilizzo del Css nei cementifici. Auspico - conclude il consigliere regionale - che su questa posizione si possano trovare le ragioni di larga convergenza nell’interesse dell’ambiente e di tutta la comunità regionale”.


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