pdf(ASI) Perugia - "Il Popolo della Famiglia Umbria esprime apprezzamento per la scelta della Giunta regionale che ha deciso per l’abrogazione della delibera regionale approvata nel dicembre 2018, che consentiva agli ospedali della nostra regione di organizzare con il day-hospital il servizio per la interruzione volontaria della gravidanza farmacologica.

L’art. 5 della L. 194/78 richiama infatti obblighi precisi a tutela della donna, oltre gli accertamenti medici. E’ infatti necessario valutare tutte le soluzioni possibili ai problemi e fornire ogni possibile aiuto per rimuovere le cause che porterebbero la donna all’interruzione della gravidanza, offrendo quanto necessario sia durante la gravidanza, sia dopo il parto. Riteniamo l’atteggiamento del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle superficiale ed ideologico, oltre che inconsapevole dei veri contenuti ed obiettivi della Legge; in ogni situazione, anche la più difficile, non dovrebbe essere mai trascurato lo scenario che una donna potrebbe non pentirsi di aver messo al mondo un figlio, o una figlia.

Il Popolo della Famiglia, in un momento delicato ed importante per tutta l’umanità in cui si cerca di dare una interpretazione globale al problema dell’ambiente e dell’ecologia, si muoverà sempre nell’interesse del nascituro e del più debole, consapevole che esiste un lecito e fondamentale diritto alla vita ed a nascere, oltre al dovere di aiutare le donne in difficoltà." Lo dichiara in una nota  Marco Sciamanna – Presidente Popolo della Famiglia Umbria.


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