Porzi5Donatella Porzi (PD) ha partecipato in videoconferenza alla riunione del gruppo di lavoro “EuGreenDeal” del Comitato europeo delle Regioni, di cui fa parte. Secondo l'esponente Dem servirebbe “una sorta di mappatura a livello locale e regionale in termini di potenziali perdite e creazione di posti di lavoro nel contesto del Green Deal, al fine di preparare una transizione che sia la migliore e la più equa possibile”. Il Green Deal della Commissione europea concerne trasporti pubblici meno inquinanti, energie rinnovabili, riqualificazione edilizia privata e soprattutto pubblica, come scuole e ospedali.

(UNWEB) Perugia, – “Le Regioni hanno bisogno del sostegno finanziario dell’Unione europea per la ripresa, una nuova fase di ripartenza che deve essere impostata su presupposti sostenibili ed ecologici, perché l’altra crisi altrettanto urgente da affrontare è quella climatica”. Così Donatella Porzi, consigliere regionale Pd e membro del Comitato europeo delle Regioni, che ha partecipato in videoconferenza alla riunione del gruppo di lavoro “EuGreenDeal”.

“Il Green Deal europeo proposto dalla Commissione europea sotto la spinta del primo Vice-presidente Timmermans – ha detto Porzi - rappresenta un’opportunità da non perdere per i nostri territori. Trasporti pubblici meno inquinanti, energie rinnovabili, riqualificazione edilizia privata e soprattutto pubblica, come scuole e ospedali. La sfida mette in gioco proprio noi, enti locali e regionali, e sono convinta che sapremo coglierla per costruire insieme un futuro sostenibile nello spirito di una rinnovata solidarietà europea”.

“Si tratta di un progetto ambizioso – continua – che caratterizzerà l’Europa dei prossimi 30 anni e che dovrà vederci all’altezza dell’importanza della sfida, con una strategia parallela anche a livello regionale, che possa irrobustire e sostenere i provvedimenti. Dobbiamo ricostruire, ma non ciò che avevamo prima della crisi. Dobbiamo ricostruire in una direzione diversa e sostenibile. Una transizione equa verso un'economia verde deve consentire ai lavoratori di far fronte ai cambiamenti nel loro settore di lavoro offrendogli le necessarie opportunità di aggiornamento e se possibile di acquisizione di nuove competenze. Sempre più si impone, quindi, una revisione dei sistemi di istruzione e formazione professionale. Inoltre, in questa transizione va affrontata la parità di genere, colmando il divario di competenze STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). In Umbria le riconversioni industriali hanno dimostrato finora che troppi lavoratori non riescono a trasferire le proprie competenze in altri settori o realtà lavorative, vedendosi quindi privati del lavoro. Servirebbe – conclude - una sorta di mappatura a livello locale e regionale in termini di potenziali perdite e creazione di posti di lavoro nel contesto del Green Deal, al fine di preparare una transizione che sia la migliore e la più equa possibile”.


LocandinaScacchi2

 AVIS

80x190