Mancini Coletto(UNWEB) Perugia. Nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa dedicata al “question time” il consigliere Valerio Mancini, a nome del gruppo consiliare regionale della Lega, ha chiesto alla Giunta di conoscere lo stato di “attuazione dell’accordo di programma tra Regione e Comune per interventi immediati riguardanti il consolidamento e il riuso della struttura dell’ex Ospedale di Città di Castello che era stato approvato dall'Assemblea legislativa il 30 gennaio 2018 in maniera trasversale”.

IIlustrando l’atto in Aula Mancini ha spiegato che “stiamo parlando di una vicenda ventennale. Quell’accordo serviva proprio a reperire le risorse finanziarie necessarie per la riqualificazione dell'ex Ospedale di Città di Castello, consolidando l'intero immobile, rendendo utilizzabile il piano terra per ospitare la Città della salute dove prevedere la riunificazione dei servizi sociali e sanitari del distretto. Ad oggi questo accordo di programma non è stato ancora sottoscritto. Il recupero dell'immobile dell'ex Ospedale San Florido di Città di Castello costituisce un intervento rilevante per l'intera città, sia dal punto di vista economico, che da quello della funzionalità dei servizi per cittadini. Chiediamo il rispetto del vincolo di destinazione e di portare a termine una valorizzazione importante per Città di Castello”.

L’assessore Luca Coletto ha risposto che “ad oggi l’immobile non è più nelle competenze della Sanità ma della Regione Umbria. E credo si dovranno attivare le procedure per farlo tornare in mano alla Sanità per consentire la valorizzazione, altrimenti sarebbe difficile intervenire. Da questa Amministrazione c’è l’impegno per sistemare la struttura, che si trova proprio al centro di Città di Castello. Un immobile che necessita di essere risanato e essere restituito alla sua destinazione socio-sanitaria. Ultimamente è stato assegnato un fondo di circa 3milioni che viene dal lascito Mariani e che ha come destinazione proprio l’ambito socio-sanitario. Credo sia inevitabile un accordo tra Regione e Comune per restituire alla comunità questo fabbricato con destinazione socio-sanitarie e far partire il risanamento di questi ambiti con risorse che non sarà facile trovare. C’è la volontà di arrivare in fondo a questo risanamento, a questa ristrutturazione, facendo ritornare alla comunità di Città di Castello questo bene in ambito socio sanitario”.

Nella sua replica Mancini ha ringraziato l’assessore “per l’operatività. Ricordo che oltre al lascito Mariani ci sono contributi per il sima per altri 3 milioni di euro, e che la capacità di indebitamento della Asl 1 è consentita. L’operazione accennata dall’Assessore permetterebbe il risparmio di 150mila euro di canoni di locazione per la Asl 1 e determinerebbe un risparmio in termini di  logistica e risorse umane”.