Squarta e pace(UNWEB) L'Assemblea legislativa ha approvato all'unanimità la mozione presentata dai consiglieri di Fratelli d'Italia, Eleonora Pace e Marco Squarta, concernente “Un piano speciale per la sburocratizzazione, semplificazione e digitalizzazione quale priorità per la ripartenza”. Nella stesura finale, l'atto si avvale del contributo della minoranza grazie a un emendamento firmato da Tommaso Bori e Simona Meloni (PD) che integra la proposta originaria.

Eleonora PACE (FDI) ha illustrato l’atto di indirizzo spiegando che esso “ha l’obiettivo di riaprire un percorso virtuoso di azione riformatrice che si snodi tra semplificazione normativa, sburocratizzazione amministrativa e digitalizzazione. Un lavoro che ha diversi piani di intervento e che va reinterpretato alla luce di una emergenza che ha cancellato le poche certezze che avevamo. La crisi che dobbiamo affrontare – ha detto - ha una natura epocale e non può essere affrontata con strumenti ordinari. Ecco perché è necessario rendere l’interazione tra Istituzioni e società regionale qualcosa di semplice, veloce ed efficiente. La semplificazione legislativa rappresenta una cornice entro cui rivisitare i testi unici già prodotti (agricoltura, turismo, commercio, governo del territorio, sanità) alla luce di questa nuova condizione e contingenza economica, nonché elaborare ed approvare altri Testi unici per le materie che ancora non sono state affrontate (ambiente, digitalizzazione e innovazione della pubblica amministrazione regionale). Sarà inoltre importante riprendere gli strumenti legislativi relativi alla competitività del sistema delle imprese per sburocratizzare al massimo tutte le norme che regolano i processi autorizzativi nelle varie materie, anche alla luce della nuova programmazione dei Fondi europei. Bisogna mettere il sistema umbro di piccole e medie imprese nella condizione di riprendere una graduale espansione; dare ossigeno ad imprese sul rischio del collasso e rimettere da subito in cammino con nuovo slancio quelle che meglio hanno resistito alla crisi; attivare politiche innovative per incentivare e non scoraggiare gli investimenti ed operare per un miglior utilizzo delle risorse regionali, nazionali e comunitarie che avremo a disposizione. 
ll rapporto tra impresa e Pubblica amministrazione - ha aggiunto - va risolto a favore di un sistema che offra rapidità, semplicità e competenza. Dovremo individuare percorsi affinché la digitalizzazione dei sistemi possa essere volano per l’economia e portare ad una vera e propria innovazione in molti settori; attivare tutti gli strumenti legislativi al fine di favorire la nascita di un quadro normativo regionale che aiuti cittadini ed imprese così da non dover più lasciare spazio all’interpretazione e alla discrezionalità. Occorrono tempi certi e scadenzati, norme chiare e non discrezionali e dove funzioni, salvo poche e motivate particolarità, il principio del silenzio assenso. Bisognerà pensare a forme di sussidiarietà che comportino una maggior velocità della P.A: molti servizi tradizionalmente offerti dalle amministrazioni pubbliche oggi possono essere garantiti sfruttando le risorse umane, tecnologiche ed il know how del sistema delle imprese e di altri enti. Sarebbe quindi opportuno incoraggiare le partnership di tipo pubblico-privato. Promuovere le condizioni per una nuova managerialità delle nostre imprese che sono alle prese con una dimensione troppo piccola favorendo progetti di crescita e dimensionamento attraverso uno sviluppo razionale ed armonico. Puntare su Innovazione, Ricerca, Sviluppo, Formazione ed Istruzione. Flessibilità significa guardare lontano e viaggiare più spediti verso la ripresa. Tutto questo - ha concluso - sarà possibile solo se avremo coraggio con l’attuazione di misure concrete e specifiche che abbiano tra le prime azioni da intraprendere, la semplificazione legislativa e la sburocratizzazione amministrativa”.

INTERVENTI
Tommaso BORI (PD): “Abbiamo anche noi portato una proposta similare a questa di Pace e Squarta: per alleggerire la burocrazia e dare opportunità di riconversione alle nostre aziende serve semplificazione e riconversione, vedi il caso della recente produzione di mascherine, su cui sottolineo l'importante progetto 'mascherine social' con l'Ateneo. La situazione ci ha portato a vedere l'importanza di avere strutture in grado di produrre tamponi e reagenti. Chiediamo quindi di arrivare a un testo condiviso con l'aggiunta della nostra proposta”.

Simona MELONI (PD) ha illustrato l'emendamento che integra l'atto, allo scopo di impegnare la Giunta “affinché la gestione delle pratiche per l’erogazione di risorse, certificazioni, autorizzazioni, licenze e altro avvenga in maniera più snella e veloce attraverso iter burocratici rispettosi delle normative vigenti e in sinergia con tutti i livelli istituzionali”.

Michele FIORONI (assessore): Il tema della semplificazione e della digitalizzazione è ormai al centro dell'agenda politica di tutti i governi, anche se talvolta si scontra con un sistema autoimmune che aggiunge nuove leggi, non aiutando una semplificazione reale. In Umbria vi sono contesti molto differenti. L'eccesso di discrezionalità è uno dei primi problemi. La digitalizzazione può essere fattore di semplificazione, ma non sono le tecnologie a risolvere i problemi, servono processi decisionali. Il portale regionale è un aspetto di comunicazione frutto di processi che devono guidare alla erogazione di un servizio a cittadini e imprese, non solo un motore di ricerca. I processi eroghino semplicità, sia facile ritrovare un bando, comprenderlo e averne accesso. Altro tema è la certezza dei tempi: per le imprese spesso non è importante il sì o il no, ma il quando. La certezza di tempi e procedure sono le grandi sfide del nostro territorio, che deve riconquistare la sua attrattività, essere luogo friendly, capace di accompagnare gli investitori in modo semplificato verso le amministrazioni locali. In questo è importante il ruolo delle agenzie. Bene la condivisione di questo atto fra maggioranza e minoranza”.