paparelli2Il consigliere Fabio Paparelli (Partito democratico) critica l’Esecutivo di Palazzo Donini per “lo strabismo che sta penalizzando l’Umbria del sud”, ricorda di aver presentato una proposta di legge per spostare a Terni la sede dell’Agenzia regionale per l’ambiente e auspica “un riconoscimento istituzionale della Regione verso questo territorio”.

 

(UNWEB) Perugia,  - “Il continuo strabismo di questa Giunta regionale sta penalizzando l’Umbria del sud e il territorio ternano in particolare, preoccupando giustamente l’intera società ternana, che si sente ormai ignorata e non più al centro delle politiche regionali”. Lo dichiara il consigliere regionale Fabio Paparelli (Partito democratico) spiegando che “sui temi ambientali e su quelli dell’economia circolare Terni può diventare il perno di un nuovo modello di sviluppo, a patto che la Regione compia atti coerenti rispetto alle vocazioni, alle esigenze e alle attese di questo territorio. Per questo motivo, ad inizio legislatura, ho depositato, tra le altre, una proposta di legge, per portare proprio a Terni la sede regionale dell’Agenzia regionale di Protezione Ambientale (Arpa), nell’ambito di un iter di modifica dell’assetto istituzionale e organizzativo dell’Ente stesso, proposta poi condivisa dalla maggioranza”. 

“Ritenevo e ritengo doveroso - aggiunge il consigliere Pd - un segnale da parte della Regione, un riconoscimento istituzionale verso questo territorio, per il peso che sta gravando sul capoluogo di Provincia, in ragione delle elevate criticità ambientali presenti, in cui insistono la maggior parte delle industrie manifatturiere e siderurgiche dell’Umbria, con evidenti ripercussioni. Mi auguro che la maggioranza, dopo che il collega Carissimi (Lega) ha fatto propria la mia proposta, ampliandola con il recepimento della normativa vigente, trovi il tempo e la convinzione di approvarla rapidamente. Spero altresì - continua - che quanti sono stati eletti in maggioranza, grazie al contributo determinante del territorio ternano, dopo aver sbraitato per anni contro una Regione a loro dire matrigna, sappiano fare meglio e non peggio di prima, così come già successo per le recenti nomine, in cui i criteri di competenza, merito e territorialità sono stati totalmente ignorati, a favore di pure spartizioni di potere. Come avvenuto con il completo disinteresse dimostrato per una piena ripresa delle attività dell’azienda ospedaliera di Terni, dove l’assessore Coletto si appresta a far visita dopo ‘soli’ 8 mesi dall’insediamento. O - conclude Paparelli - come registrato nel caso del completo disinteresse ormai palese a portare avanti l’accordo di programma relativo all’area di crisi complessa”.


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